Lutto nel mondo del doppiaggio. A 70 anni se n’è andato nella sua Trieste Franco Zucca, leggendaria voce nostrana dietro a tantissimi attori e volti celeberrimi della storia del cinema. A dare il triste annuncio è stato, con una storia su Instagram, il suo amico Nicola Marcucci.
Franco Zucca ci ha lasciati questa mattina – si legge. Era nella sua Trieste. Se ne va una voce storica del doppiaggio italiani. Se ne va un attore raffinato. Se ne va un amico.
Zucca ha recitato alcune battute memorabili entrati nel cuore di tutti gli amanti della Settima Arte. Ha doppiato infatti lo strepitoso Ben Kingsley in Schindler’s List, che con la sua Chiunque salva una vita, salva il mondo intero è entrata nell’assoluto Olimpo. Ma non solo, è stato anche la voce di Raul Julia nei due capitoli de La Famiglia Addams, nei quali il compianto attore portoricano interpretava Gomez.
Nell’arco della sua lunghissima carriera, il doppiatore triestino è stata la voce principale di Tom Wilkinson, di Bruce Dern e sporadicamente anche di J.K. Simmons, Timothy Spall e Michael Gambon oltre a decine e decine di altri ruoli assolutamente immortali.
Zucca ha lavorato anche moltissimo nell’ambito dell’animazione. Ha dato difatti la voce a Manty in A Bug’s Life – Megaminimondo, a Jerry Jumbeaux in Zootropolis, a George Sanderson in Monsters & Co. e a moltissimi altri, anche in serie tv a cartoni animati coem Holly e Benji o BoJack.
La palestra importante fu la radio, ne feci veramente tanta e devo a Ugo Amodeo la mia impostazione recitativ – aveva detto in un’intervista al Piccolo alcuni anni fa. Entrai allo Stabile sotto Bolchi debuttando nel ’71 in “Delitto e castigo”. Poi provai la strada del doppiaggio e mi andò bene, tra fortuna e merito. Ma ai giovani devo dire di stare lontano dalle fatiscenti scuole di doppiaggio romane. Sono una truffa e servono soltanto a spillare soldi. L’unica via deve essere quella dell’attore. Senza essere attori il doppiaggio non si fa. Poi bisogna armarsi di coraggio e pazienza e iniziare i vari provini. È una strada molto difficile ma affascinante: il doppiaggio è sacrosanto, coniuga tecnica e artisticità, ma alla base c’è una sola veste: quella dell’attore
Una voce meravigliosa che resterà con noi per sempre. Ciao Franco, riposa in pace.