Il fenomeno Metallica è risorto presso le nuove generazioni grazie a Stranger Things 4
Merito di Stranger Things 4 (e di Eddie Munson) se le nuove generazioni stanno riscoprendo i Metallica, ossia la band metal più leggendaria della storia o quasi (concorrono per il titolo anche Iron Maiden e Black Sabbath, perlomeno). A molti l’idea potrà dar fastidio, specie ai fan dei Metallica della prima ora e che li seguono da quattro decadi.
“Li ascoltate solo per una canzone in una serie tv” potrebbero dire e in parte avrebbero ragione. Ma gli stessi quattro musicisti californiani hanno affermato che per loro questo non è affatto un problema. E l’hanno dimostrato anche duettando letteralmente con Eddie sulla ormai celebre sequenza di Master of Puppets.
Che si possa parlare di un grande ritorno del fenomeno Metallica alle dimensioni che raggiungeva negli anni ’80 è da vedersi. Certo sarebbe una grande cosa e migliore ancora se tutta la scena metal seguisse a ruota. Nel frattempo, tenendo le dita incrociate (a corna, anzi) ecco un bel ripasso delle 10 canzoni da conoscere per entrare nel mondo dei Metallica.
Fondamentalmente un brano alternative/hard rock e l’unico in questa lista che abbiamo inserito dell’odiatissimo periodo Load/Reload, i due album alternative metal dei Metallica particolarmente odiati dai fan più “puristi”. Eppure il pezzo è davvero adrenalinico e parlando di rock and roll più che di metal davvero ancora oggi non fa mancare nulla in termini di pura energia “motrice”.
9. All Nightmare Long, 2008
Death Magnetic è forse un disco della band sul quale abbiamo tutti sorvolato un po’ troppo presto. Vero che risente dei grandi problemi di volume a livello di produzione (come in Californication) che ben conosciamo, ma come album segnava anche il ritorno della band al più classico stile thrash metal e questo singolo, con il suo fantastico video apocalittico, è decisamente da riscoprire.
8. The Unforgiven, 1991
Questa è la canzone da far sentire a chi ritiene che i Metallica siano solo una band “rumorosa”. Com’è noto il brano si ispira dichiaratamente alle composizioni western del nostro Ennio Morricone, ma presenta anche elementi folk metal e un’atmosfera unica che lo rendono un autentico gioiello, anche risentito a trent’anni di distanza.
Uno dei più grandi successi da classifica della band anche perché uno dei pochi che evita di parlare di morte e apocalisse, posandosi invece su dei versi d’amore. Il pezzo presenta le caratteristiche delle power ballad anni ’80 e non si distingue troppo da classici dei Guns N’Roses o dei Bon Jovi sugli stessi toni non fosse, ci mancherebbe, per l’umore molto intenso e triste qui espresso.