Le vicende legali tra Amber Heard e Johnny Depp non sono ancora finite. Circa un mese fa una giuria di Fairfax, in Virginia, ha condannato la Mera di Aquaman a risarcire l’ex marito con 10 milioni di dollari ritenendola colpevole di diffamazione nei suoi confronti (qui i dettagli). Tuttavia l’attrice non intende arrendersi. L’avvocato della Heard, Elaine Bredehoft, ha chiesto infatti che il verdetto emesso dai giurati fosse annullato o respinto, o che venisse messo in piedi un nuovo processo.
Tra le argomentazioni portate dalla Bredehoft figurano il fatto che Depp non abbia diritto al risarcimento dei danni per qualsiasi comportamento antecedente l’editoriale. Suggerisce anche che “le sentenze sulla denuncia e sulla domanda riconvenzionale sono incoerenti e quindi dovrebbero essere annullate”. Dice inoltre che Depp “non ha presentato prove di effettiva malizia”.
La sig.ra Heard chiede rispettosamente a questa Corte di annullare il verdetto della giuria a favore del sig. Depp e contro la sig.ra Heard nella sua interezza, respingere il verdetto, in subordine, ordinare un nuovo processo – si legge nei documenti presentati dall’avvocato
Amber Heard aveva commentato la sentenza sui social dicendosi delusa dal verdetto.
La delusione che provo oggi è inseplicabile – scrive la Heard. Sono addolorata del fatto che la montagna di prove fornite non sia stata comunque sufficente per sopperire al potere sproporzionato e all’influenza del mio ex marito. Sono ancor più delusa per ciò che questo verdetto vuole dire per le altre donne. È un passo indietro. Rimette indietro le lancette dell’orologio e ci riporta in un’epoca nella quale una donna che parlava e si faceva sentire poteva essere pubblicamente disonoratae umiliata. È un passo indietro circa l’idea che la violenza contro le donne sia un qualcosa da prendere sul serio.
Credo che gli avvocati di Johnny siano riusciti a convincere la giuria a ignorare il concetto fondamentale di Libertà di Parola e ignorare una prova così decisiva da farci vincere nel Regno Unito. Sono triste di aver perso questa causa. Ma sono ancora più triste di sentire di aver perso un diritto che pensavo di avere come americana: parlare liberamente e apertamente.