Sono due i titoli che senza troppi indugi potremmo definire i protagonisti della scena indipendente degli ultimi anni. Parliamo di Cuphead e Hollow Knight. Due giochi completamente differenti, ovviamente, ma entrambi capaci di lasciare il segno attraverso una direzione artistica memorabile e un solido e appagante gameplay, coniugato a un elevato livello di sfida. Ma la loro fama ovviamente non si ferma qui, e a precederli c’è l’attesa spasmodica per i rispettivi seguiti.
Entrambi annunciati ormai da un’era, entrambi capaci di centellinare le comparse e i reveal, alimentando ancora di più la curiosità della community. Ed entrambi finalmente entrati nella fase finale dello sviluppo nello stesso periodo, e presentati all’ultimo Summer Game Fest. Così, mentre attendiamo l’uscita di Silksong su Game Pass, finalmente dal 30 giugno l’ultimo, delizioso atto di Cuphead è disponibile su tutte le piattaforme.
Cuphead – The delicious last course: i nuovi personaggi
Il gioco di parole è presto svelato: course non sta solo per percorso, quindi livello, ma anche per portata, piatto. Faremo subito la conoscenza di Chef Saltbaker, un cuoco che ci assegnerà il compito di raccogliere 5 ingredienti speciali in tutta l’isola per permettergli di preparare uno speciale manicaretto. Con questa tartina infatti Chalice, l’NPC che nell’originale Cuphead ci consegnava le ultimate alla fine dei mausolei, potrà tornare in forma “umana”, trascendendo il piano astrale.
Nel frattempo però ci viene svelato subito un nuovo charm, che tamponerà la fame nell’attesa del prelibato piatto finale. Un biscotto, se equipaggiato, ci permetterà di assumere le sembianze di Chalice per la durata del livello. La rinuncia allo slot del perk porta con sé non solo una nuova skin, ma un vero e proprio personaggio con caratteristiche proprie. Chalice infatti avrà una vita in più dei fratelli tazza, e un moveset disegnato appositamente per lei. Il doppio salto e il dash parry apriranno nuove strade non solo nelle vie tortuose della nuova isola, ma anche negli ormai classici livelli di Cuphead: a completare il quadro una capriola e un redesign di tutte le ultimate.
Un apposito tutorial ci permetterà di prendere confidenza con le nuove meccaniche speciali di Chalice, e più d’uno penserà ad un easter egg per l’ormai celebre tutorial del primo Cuphead, che ha messo in croce più di un giornalista nel padroneggiare i comandi base del gioco. Siamo sicuri che quella monetina in alto a destra non sarà così facilmente raggiungibile.
Le novità dell’equipaggiamento
E quella monetina sarà indispensabile, perché nello shop troveremo nuove armi e abilità che non potranno non far parte del nostro arsenale. Si aggiungono nuove possibilità al nostro loadout, e i giocatori più strategici troveranno probabilmente il loro nuovo perk preferito nel nuovo assortimento del Porkrind Shop. Nascosto negli scaffali a prendere polvere c’è però anche un oggetto misterioso, acquistabile proprio al prezzo di una moneta, che aprirà la scena ad un affascinante enigma che si snoda nella nuova mappa. Una mappa sicuramente più piccola, ma non per questo meno ricca e dettagliata delle 3 isole originali.
Per i giocatori di vecchia data che si stanno chiedendo come acquistare il nuovo equipaggiamento, la risposta potrebbe trovarsi in una scala che apre una via verso il cielo, portandoci al cospetto del Re dei giochi e alle sue sfide di abilità. Oppure inseguendo gli echi cimiteriali di un mistero da risolvere. The delicious last course offre una buona quantità di attività collaterali degnamente ricompensate, ma qui forse c’è il vero tasto dolente dell’espansione. Nessun livello run ‘n gun attende le nostre imprecazioni, e il numero di scenari è forse un po’ ridotto rispetto alle proporzioni dell’attesa. Per qualcuno potrebbe persino essere insufficiente la proposta di questo DLC: più che una deliziosa portata principale, un’insalatina che lascia con la fame.
Lo studio MDHR ha però dimostrato ampiamente, e confermato con questo DLC, di lavorare di fino come abili miniatori. Con l’espansione Cuphead si conferma un’opera che cela nei dettagli la propria bellezza, in piccolissimi particolari che dimostrano la genuinità artigianale di un grande capolavoro. La qualità dell’animazione è quindi eccellente, ed è intarsiata di geniali minuzie che trasformano ogni livello in un quadro. Ma se già nell’originale la trama era un pretesto per un’esperienza fortemente arcade, qui ancora di più sentiremo di essere seduti davanti ad un cabinato.
Cuphead – The delicious last course, un condensato di grande arcade
Una prova di estrema abilità, condensata nelle poche ore di gioco, senza alcun orpello narrativo. Non ci saranno più nemmeno i contratti che in Cuphead, alla fine di ogni boss, ci assicuravano di star sanando il debito col diavolo. Al loro posto ogni boss ci rilascerà un ingrediente, che dovremo consegnare a Saltbaker per cucinare la sua deliziosa portata principale. Ottenere quegli ingredienti non sarà affatto facile, come si poteva immaginare, ed arriviamo quindi al nocciolo della questione: come sono i boss di The delicious last course?
Inevitabilmente difficili, qualche volta persino frustranti. Dopo aver finito Cuphead, magari con fatica ma con altrettanta soddisfazione, crollerà nuovamente ogni vostra sicurezza di fronte a queste splendide battaglie, che dimostrano grande invenzione e capacità di arricchirsi senza ripetersi. Qualche livello esplorerà maggiormente la dimensione verticale. Un altro boss potrebbe riportarvi in sella al vostro aliante, o persino sulle ali di un altro aereo, ribaltando completamente le prospettive. Il filo rosso che accomuna i cinque scenari è uno screen-filling selvaggio, gettando i livelli in un caos totale che cambieranno la vostra idea di abilità.
Se di Cuphead avevamo l’idea di essere uno scoraggiante trial and error, forse con The delicious last course rivedremo la nostra posizione. Le skill qui dovranno concentrarsi sul prevedere l’imprevedibile, sulla capacità di anticipare i pattern d’attacco completamente casualizzati dei nemici, mentre lo schermo si riempie di insidie fino a strabordarne. Siamo sicuri che più di una volta quella bandierina sarà maledettamente vicina, ma allo stesso tempo lontanissima. Completare l’espansione a livello esperto riportando le valutazioni massime in ogni livello sarà quindi un’esperienza davvero estrema.
The delicious last course è quindi esattamente quello che ci aspettavamo. Una sfida imperdibile che ci riporta con piacere tra le pieghe cartoon di uno dei videogiochi più belli delle ultime stagioni. E se probabilmente tutti avremmo voluto quel livello in più, forse è solo perché di Cuphead non ne avremo mai abbastanza.
Cuphead: The Delicious Last Course DLC | Testato su PlayStation 5