Oggi Harry Potter è sinonimo di successo. Praticamente qualsiasi prodotto sia legato all’Universo Narrativo creato da J.K. Rowling è quasi sempre destinato a far guadagnare molti soldi a chi lo crea. Tuttavia non è sempre stato così. C’è stato un momento in cui alcuni temevano che il brand del maghetto occhialuto non avesse vita lunga e questo portò a scartare, scelleratamente, alcuni progetti. Uno di questi, tra i più interessanti, fu un RPG che EA decise di non sviluppare fino in fondo non essendo sicura della forza del franchise. A rivelarlo è stato Kim Salzer, direttrice del marketing della Software House dal 2000 al 2003, durante un’intervista con con lo streamer The Real Brandolorian
Abbiamo fatto tutte le ricerche, abbiamo costruito la versione beta, è stata un’esperienza combinata offline/online in cui abbiamo inviato materiale ai bambini, come premi, nastri e cose del genere. Era studiato a fondo, eravamo molto fiduciosi nel suo successo. Ma è stato eliminato, per mancanza di un termine migliore, perché EA stava attraversando dei cambiamenti in quel momento e semplicemente non sapevano o credevano abbastanza che quell’IP avrebbe avuto una durata di conservazione superiore a un anno o due