Negli utlimi giorni hanno fatto molto discutere le parole di Papa Francesco che, attraverso un documento che traccia le nuove linee per la preparazione al matrimonio, ha invitato i giovani fidanzati a non fare sesso prima del fatidico si. Sul web sono in molti ad aver risposto a queste parole. Tra di loro Fedez che ha usato, come spesso gli succede, le sue storie di Instagram.
Amici vaticani… se non potete giocare al gioco, almeno non fate le regole – scrive il cantante. Scopate amici, scopate più che potete (se vi va). Che la vita è troppo breve per ascoltare il Vaticano
Comunque non fate sesso prima del matrimonio solo se vi fa arrivare tardi alla cerimonia – conclude ironicamente Fedez in un’altra storia successiva.
Il rapper è finito nell’occhio del ciclone delle polemiche negli ultimi giorni per aver postato sui social stralci di una seduta fatta dallo psicologo il giorno in cui ha scoperto di avere il cancro (qui i dettagli). Ospite al programma 105 Friends, il rapper milanese ha voluto rispondere spiegando le ragioni.
Le persone non fanno le cose per un solo motivo, le persone si mobilitano per una serie di motivazioni. Ovvio che in quello che ho fatto c’era anche la voglia di avere una carezza pubblica o di voler esorcizzare il male che ho provato, c’era questo ma c’era anche dell’altro. Quindi oggi leggere i giornalisti che mi danno del narcisista come se dicessero che sono un c***. Ecco, io cito George Bernard Shaw: “Non mi piace fare la lotta nel fango con i maiali, uno perché ti sporchi tutto, ma soprattutto perché ai maiali piace”
Io non avevo idea che avrebbe potuto scatenare un dibattito così grande all’interno della comunità psichiatrica o della psicoterapia. Il mio tema è semplice: innanzitutto registrare le sedute è una cosa normalissima che si fa, pubblicarla un pò meno. Soffro di insonnia, mi sveglio molto presto la mattina, tipo alle 5, alle 6. Non avevo mai riascoltato quell’audio, quella mattina me lo sono riascoltato e ho cominciato a piangere come un cretino. Io sto cercando di tenere aperta la finestra della mia malattia per non dimenticare, quella finestra mi aiuta a rivalutare le priorità della mia vita.Quindi riascoltando quell’audio per un attimo sono tornato indietro a quando ho scoperto di avere questo tumore e l’unica testimonianza che avevo era Google che mi diceva che sarei morto da lì a sei mesi, come capita sempre qualunque cosa di salute cerchi su Google
Io nella seduta dico “Io non ho paura di morire, ho paura che i miei figli non si ricordino di me” ed è una sensazione di dissociazione brutta. Ti senti strano, dici ‘non sto vivendo bene questa cosa’ e quindi dire ‘Guardate che se in questo momento anche solo una persona sta vivendo quella sensazione che anch’io l’ho vissuto e ne sono uscito più o meno decentemente, forse ti fa sentire un pò più su