Proseguono le avventure/disavventure di Elon Musk. Stavolta l’imprenditore si trova di fronte a una causa per la notevole cifra di 258 milioni di dollari, a lui intentata (e a SpaceX e Tesla) il 16 giugno. L’accusa? Aver costruito uno schema piramidale sfruttano i Dogecoin, la criptovaluta semi-umoristica basata sul meme Doge.
Come sappiamo non è un buon momento per le criptovalute e, congiuntamente, non lo è neanche per Musk; che, giusto di recente, si è trovato anche a dover affrontare una lettera di protesta dei dipendenti SpaceX che lamentano i suoi comportamenti “imbarazzanti” via social. E sembra solo l’inizio.
Chi ha presentato la causa, un tale Keith Johnson, sostiene che attorno ai Dogecoin sia stato costruito uno schema piramidale vero e proprio e che tra l’altro i “soldi” digitali ispirati al meme non hanno alcun valore reale. Inoltre afferma che l’investimento in Dogecoin equivarrebbe al gioco d’azzardo e come tale andrebbe considerato.