Dopo il gigantesco successo che i film di Harry Potter hanno avuto in tutto il mondo, i fan hanno tentato di replicare le avventure vissute dai maghetti ad Hogwarts nei modi più disparati. Perfino creando una vera lega di Quidditich, lo sport che i ragazzi praticano a cavallo delle loro scope volanti. Si tratta di una disciplina reale, creata nel 2005 e regolamentata, nella quale bisogna segnare più punti della squadra avversaria, facendo passare la “pluffa” attraverso uno dei tre anelli posti al limite del terreno di gioco, o catturando il “boccino”. Questo è costituito da una pallina da tennis posta all’interno di una specie di lungo calzino appeso ai pantaloncini di un giocatore neutrale vestito di giallo. La particolarità del gioco sta nel fatto che i giocatori devono muoversi trattenendo tra le gambe una scopa.
Tuttavia la Major League Quidditch, nata nel 2015, ha annunciato la sua intenzione di cambiare il proprio nome per uscire dall’omba di Harry Potter per evitare problemi riguardanti il copyright e come segno di protesta nei confronti dell’autrice dei libri, J.K. Rowling, accusata a più riprese di transfobia.
Le parole del direttore esecutivo del Quidditch degli Stati Uniti
Credo che il Quidditch sia a un punto di svolta – ha dichiarato il direttore esecutivo del Quidditch degli Stati Uniti Mary Kimball in un statista. Possiamo mantenere lo status quo e rimanere relativamente piccoli, oppure possiamo fare grandi mosse e spingere davvero questo sport in avanti nella sua fase successiva .Â
Rinominare lo sport apre molte più opportunità di guadagno per entrambe le organizzazioni, il che è fondamentale per l’espansione. Attraverso la proprietà congiunta di questo nuovo marchio, USQ e MLQ potranno perseguire sponsorizzazioni, trasmissioni sulle principali reti televisive e altri progetti che saranno affrontare alcuni dei maggiori ostacoli alla pratica di questo sport, come l’accesso alle attrezzature
Il nostro sport ha sviluppato una reputazione come uno degli sport più progressisti al mondo sull’uguaglianza di genere e l’inclusività . In parte grazie alla sua regola del massimo di genere, che stabilisce che una squadra non può avere più di quattro giocatori dello stesso genere in campo alla volta.
Entrambe le organizzazioni sentono che è imperativo essere all’altezza di questa reputazione in tutti gli aspetti delle loro operazioni e credono che questa mossa sia un passo in quella direzione