Kevin Spacey, noto attore e produttore americano con cittadinanza britannica, è uno dei volti più famosi e riconoscibili di Hollywood: il divo, vincitore di ben due Premi Oscar per la sua interpretazione da protagonista in American Beauty (2000) e non protagonista ne I soliti sospetti (1996), ultimamente si è defilato molto dal mondo di Hollywood a causa di diverse accuse sessuali nel 2017 che tra l’altro hanno dato avvio a quello che è stato poi chiamato in seguito Me Too, che ha visto il coinvolgimento di altri personaggi come Harvey Weinstein.
Detto questo, nel corso degli anni successivi, molte di queste accuse sono decadute, mentre altri accusatori hanno ritirato direttamente le deposizioni: non sappiamo, chiaramente, cosa ci sia dietro, ma Kevin Spacey, ovviamente, è stato comunque fortemente segnato da tali macchie nel curriculum. Quando sembrava che il divo stesse per tornare in carreggiata, con ben tre film che lo vedono nel cast ovvero L’uomo che disegnò Dio di Franco Nero, 1242 – Gateway to the West di Péter Soós e Peter Five Eight di Michael Zaiko Hall, nessuno si aspettava un colpo di scena clamoroso.