“You don’t want to hurt me But see how deep the bullet lies Unaware I’m tearing you asunder Ooh, there is thunder in our hearts Is there so much hate for the ones we love? Tell me, we both matter, don’t we?“
“You, it’s you and me It’s you and me, won’t be unhappy“
“Oh come on, baby Oh come on, darling Let me steal this moment from you now Oh come on, angel Come on, come on, darling Let’s exchange the experience“
L’unico modo, secondo la cantante, sarebbe stringere un “patto con Dio” e scambiare di posto i due, così che ciascuno possa provare davvero ciò che prova l’altro. Lo testimonia anche il video ufficiale della canzone (qui sotto), con coreografie alla Florence Welch ante-litteram che vedono uomo e donna (la Bush) dialogare con la danza e con la musica, laddove altre forme di comunicazione falliscono.
In Stranger Things arriviamo al punto della trama in cui Robin e Nancy scoprono che proprio la musica, potendo appunto toccare corde che altri sistemi comunicativi non toccano (anche a livello cerebrale), può essere usata come strumento contro Vecna. Ossia: udire la musica può scuotere la vittima dalla “trance” nella quale il mostro la costringe, riportandola alla vita reale.
I ragazzi intervengono quindi tempestivamente quando Max, dopo aver tentato di riconciliarsi con il fratellastro morto al cimitero, viene trasportata nel Sottosopra e cade tra le grinfie di Vecna. Con l’aiuto di Lucas viene identificata subito la sua canzone preferita, ma lo spettatore la conosce già perché ha visto Max ascoltarla vagando solitaria per i corridoi della scuola.
La cosa interessante è che inizialmente la Bush aveva anteposto all’idea di “un patto con Dio” quella più tradizionale di un “patto col Diavolo”. E nella stagione il satanismo e i richiami all’idea di un culto satanico e di demoni infernali sono altri elementi portanti. Lo stesso Vecna assume a dire il vero tutti i connotati di una figura mefistofelica, che gioca con le anime.
L’idea fondamentale dietro alla canzone è comunque quella di poter riuscire a capirsi a vicenda, ad ogni costo. Ricorre in più momenti (pensiamo all’imbarazzo tra Mike e Will) e dati gli eventi la comprensione reciproca è più che mai fondamentale. E su questo infatti Lucas, ex-fidanzato o no, insiste con Max: “Puoi parlare con me, parla con me”. La musica è un viatico, ma anche le parole possono bastare.