Intervista a Fabio Rovazzi, con Lillo nella black comedy Con chi viaggi
È tecnicamente il primo ruolo drammatico di Fabio Rovazzi, quello nella black comedy Con chi viaggi. Il nuovo film di Younuts! è al cinema questo 23, 24 e 25 Maggio, ed ecco come lo stesso Rovazzi ci racconta questa nuova sfida.
Dopo l’intervista a Lillo e Michela De Rossi (potete leggerla qui) come promesso arriva anche la nostra intervista al prode Fabio Rovazzi. Rovazzi che nella fattispecie riscopriamo oggi in una inedita veste drammatica, grazie a Con chi viaggi, nuova black comedy firmata Younuts!, alias del duo registico Niccolò Celaia & Antonio Usbergo.
Dopo il remake di Altrimenti ci arrabbiamo i registi romani presentano così una insolita commedia nera, capace di spaziare dagli accenti comici ai toni del thriller claustrofobico, senza comunque perdere in ironia e leggerezza. Un assetto ideale perché Rovazzi riveli finalmente anche il suo lato più introverso e malinconico, oltre a confermare quel naturale, innato talento per la recitazione.
Ma ecco come Fabio Piccolrovazzi, meglio noto come Rovazzi, ci racconta questa nuova sfida. Una strana avventura on the road, protagonisti quattro sconosciuti in car sharing, pronta a volgere improvvisamente verso le luci più inquietanti del Giallo.
Con chi viaggi: Intervista a Fabio Rovazzi
MZP: Prima domanda perché sicuro i lettori vogliono saperlo. Cosa guarda Rovazzi? Qual’è il film o la sua serie preferita? Anzi, c’è uno di quei personaggi in cui tu rivedi te stesso, quelli che ti fanno pensare “Ommiodio parla di me”?
Rovazzi: “Il personaggio in cui mi rivedo più di tutti è sicuramente BoJack Horseman. Troppo me.”
“Le persone come i personaggi dei film hanno più facce e magari mi ritrovo solo in alcuni aspetti di un personaggio. Ma è sempre bello quando riesci a immedesimarti e dire cavolo avrei fatto anch’io quella cosa.“
“In questo film interpreto un personaggio molto diverso da quello che sono io. Un personaggio silenzioso. mentre io sono uno di quelli che cerca di dire sempre la sua, entrare nelle discussioni. Però è stata una bella sfida, divertente.”
Questa è la prima volta che ti vediamo in un registro drammatico, mi è sembrata comunque una novità assoluta. Il tuo personaggio e profondamente malinconico… Come ti sei preparato e come ti sei sentito?
Rovazzi: “Io personalmente Fabio posso sembrare sempre allegro ma ho anch’io il mio lato super dark, malinconico. Quindi è stata anche l’occasione di utilizzare quella parte inutilizzata, atrofizzata di me. Si tratta di un’esperienza nuova.“
“A partire dal fatto che è un film corale, una cosa che non avevo mai fatto. Comporta il continuo confronto con altri personaggi, per altro molto capaci, quindi era una continua sfida e una continua paura nel fare male, rovinare tutto quello che hanno fatto gli altri.”
“Mi piace provarmi su più cose. Per esempio, quando ho fatto il cattivo in Don Matteo che spara a Terence Hill in chiesa, quando me l’hanno detto sono volato sul set, non vedevo l’ora. Mi piace fare quel personaggio che non è il solito personaggio che si vede in giro.”
Rovazzi: “Anch’io ho il mio lato super dark. Vorrei provarmi su cose ancora più drammatiche”
Non vogliamo fare spoiler però forse una cosa sul tuo personaggio in Con chi viaggi la possiamo dire. C’è nel film una tua ex fidanzata che tra l’altro ha registrato il tuo numero sul telefono come “Stronzo”. Qual’è nella vita reale il messaggio più assurdo che hai mai ricevuto? Perché ricordo che anni fa qualcuno rese pubblico il tuo numero personale e successe il finimondo.
Rovazzi: “In realtà quell’episodio non mi ha concesso di leggere nessun messaggio perché il telefono è esploso. Letteralmente. Erano arrivati 180.000 Whatsapp. Una roba senza senso. Quindi il telefono si è spento per surriscaldamento e così, è andato. Ma saranno stati messaggi normali, messaggi di auguri. Ogni intanto certo qualche hater che ti scrive: ti uccido. Ma poi non lo fanno. Sono ancora qui.”
E nella vita reale, hai mai vissuto una separazione così forte come si vede nel film? La vostra storia è una vera e propria sotto-trama che si sviluppa parallelamente a quella degli altri due personaggi. Non riveliamo il plot-twist ma c’è tanto amore e tanto astio, tanta distanza tra due persone che comunque si sono volute molto bene e devono trovare finalmente un chiarimento.
Rovazzi: “No, nella vita reale non ho mai vissuto una cosa del genere, è stato difficile per me. Sono una persona che nella vita di tutti i giorni tende a non esprimere le proprie emozioni. Anche quel momento in cui mi chiarisco e mi apro totalmente per me è stato una prova. Un po’ attingi quando reciti alla tua vita personale. Visto che non mi è mai capitato ho dovuto cercare di farlo realmente, ed è stato parecchio difficile.”
Ultimissima domanda. Non sono certo la prima persona a dirti che hai un talento naturale per la recitazione, nonostante tu in teoria faccia un altro mestiere. Hai già altri film in programma, che stai girando o che comunque vorresti fare?
Rovazzi: “In programma no. Nell’ottica dei progetti assolutamente sì. Voglio assolutamente continuare per questa strada, mi diverte un sacco e mi piacerebbe anche capire quali sono i limiti perché vorrei provarmi su cose magari ancora più drammatiche.”
“Mi piacerebbe provare personaggi ancora più opposti rispetto a quello che sono io, dove proprio non ho nessun appiglio, devo effettivamente tirar fuori la recitazione. È un percorso che sicuramente porterò avanti. Divertentissimo.”
Con chi viaggi: Trailer ufficiale del film con Lillo, Rovazzi, Alessandra Mastronardi e Michela De Rossi