Da molto si discute ormai della questione relativa alle tasse che le grandi multinazionali dovrebbero pagare al fisco italiano. Ebbene nelle ultime ore il gigante dello streaming Netflix ha sanato il periodo che va dal 2015 al 2019 versando 55 milioni e 850 mila euro circa in un’unica soluzione.
Le indagini che hanno portato a questa risoluzione economica rappresentano
il primo caso, in ambito mondiale, in cui viene ipotizzata l’esistenza di una stabile organizzazione occulta di una società estera operante nella Digital Economy, completamente priva di personale e caratterizzata esclusivamente da una struttura tecnologica avanzata. Struttura che sarebbe stata asservita in via esclusiva allo svolgimento di funzioni aziendali chiave per la conduzione del proprio business sul territorio dello Stato – scrive la Procura di Milano guidata da Marcello Viola.
Dallo scorso primo gennaio Netflix ha costituito una società di diritto italiano che ha iniziato a stipulare i contratti e fatturare i corrispettivi provenienti dagli abbonamenti sottoscritti con gli utenti nazionali. Ciò determinerà la tassazione in Italia dei redditi prodotti dalla vendita degli abbonamenti agli utenti residenti sul territorio nazionale.
Netflix dal canto suo ha accettato di buon grado questa risoluzione.
Siamo soddisfatti di aver posto fine a questa vicenda, che ha riguardato gli anni fiscali 2015-2019. Abbiamo mantenuto un dialogo ed una collaborazione costanti con le autorità italiane e continuiamo a credere di aver agito nel pieno rispetto delle norme italiane e internazionali applicabili al caso di specie – ha detto un portavoce.
Si tratta di un periodo molto complesso per il gigante. Dopo aver perso per la prima volta abbonati, ha diramato un memo per i dipendenti. Questo era relativo alla possibilità o meno di censurare determinati prodotti.
Intrattenere il mondo è un’opportunità straordinaria e anche una sfida perché gli spettatori hanno gusti e punti di vista molto diversi – si legge. Quindi offriamo un’ampia varietà di programmi TV e film, alcuni dei quali possono essere provocatori. Per aiutare i membri a fare scelte informate su cosa guardare, offriamo valutazioni, avvisi sui contenuti e parental control facili da usare
Non tutti apprezzeranno – o saranno d’accordo – con tutto ciò che riguarda il nostro servizio. Sebbene ogni titolo sia diverso, ci avviciniamo ad essi sulla base dello stesso insieme di principi: sosteniamo l’espressione artistica dei creatori con cui scegliamo di lavorare; programmiamo per una varietà di pubblico e gusti; e lasciamo che gli spettatori decidano cosa è appropriato per loro, invece di avere Netflix che censura artisti o voci specifici
Come dipendenti sosteniamo il principio che Netflix offre una varietà di storie, anche se troviamo alcuni titoli contrari ai nostri valori personali. A seconda del tuo ruolo, potresti dover lavorare su titoli che ritieni dannosi. Se trovi difficile supportare la nostra ampiezza di contenuti, Netflix potrebbe non essere il posto migliore per te