Mentre prosegue il processo per diffamazione tra Johnny Depp ed Amber Heard sono sempre più numerosi i fan della star di Pirati dei Caraibi che si presentano fuori dal tribunale di Fairfax, in Virginia, per dare il loro supporto all’attore. In molti si accampano addirittura la notte per tentare di ottenere un posto per accedere all’aula il giorno dopo. Ogni giorno vengono infatti distribuiti solo 100 braccialetti per accedere all’aula del tribunale principale e altri 150 per la stanza degli overflow, secondo il New York Post .
Una donna, di nome Jennifer, ha raccontato a People di aver speso $ 2200 in vestiti nuovi solo da indossare al processo.
Come persona che ha subito violenza domestica, questo era un qualcosa che andava fatto. Sono qui dall’inizio del processo. Sono una lavoratrice autonoma, quindi è stato molto flessibile
Un altro di nome Ivan ha ammesso di aver speso circa 30.000 dolari per essere presente al processo, affermando:
Mi sono preso tutto l’anno di vacanza per poter essere qui per Johnny. Ho la stessa età di Johnny. Sono single, quindi faccio quello che voglio, in pratica.
Nonostante il pesante colpo al suo conto in banca, ha detto che “non ha rimpianti”, aggiungendo: “Me ne pentirei di più se non fossi qui”.
Depp dal canto suo continua a mostrare di apprezzare l’amore dei suoi fan. Un video divenuto subito virale lo ritrae infatti mentre, arrivando in aula, rivela di aver pagato la colazione a tutti coloro che lo stavano aspettando fuori dall’aula.
Ho appena preparato la colazione per tutti loro stamattina – dice l’attore. Waffles!
Il sostegno a Johnny Depp continua dunque a crescre ogni giorno di più sia di persona che virtuale. Sul web infatti si sta scatenando l’ondata favorevole all’attore di Pirati dei Caraibi. Sono quasi 4,5 milioni le firme che la petizione per cacciare via Amber Heard da Aquaman 2 ha ottenuto e quasi 1 milione quella per riavere Depp nel franchise nei panni di Jack Sparrow (qui per vederla).
Insomma, l’opinione pubblica è nettamente schierata. Vedremo come andrà a finire questo che rischia di passare alla storia come uno dei processi mediaticamente più rivelanti di sempre.
