Lucio Dalla è stato uno dei cantautori più amati e influenti del panorama italiano. Dagli esordi in ambienti jazz al passaggio (ma sempre con forti contaminazione) al cantautorato, Dalla ha attraversato 60 anni di musica italiana, influendo non poco sulle generazioni successive.
Il brano che abbiamo selezionato, tra i più belli del suo vasto repertorio, è L’anno che verrà. Una canzone che esce in un particolare periodo storico, ovvero la fine degli anni ’70 (79 per la precisione), segnato da forti scontri. Sono gli anni di piombo, evocati ad inizio brano, di futuro incerto e segnati da forti violenze.
Dalla, però, non perde lo sguardo positivo verso il futuro, un qualcosa a cui tendere (ed attendere) con grande gioia insieme al celeberrimo “caro amico” che serve da espediente per questa lettera aperta a tutti noi.
L’anno che verrà è un inno alla positività, allo sguardo fiducioso verso il futuro. Un tema molto caro a Lucio Dalla, che tornerà in Futura, che riesce sempre a guardare al futuro con occhio positivo, nonostante le difficoltà del presente.
Ecco il testo ed il suo significato.
Caro amico, ti scrivo…
Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’ E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò Da quando sei partito c’è una grossa novità L’anno vecchio è finito, ormai Ma qualcosa ancora qui non va
La canzone si apre come un finta lettera ad un amico lontano. Sull’identità (e della sua stessa esistenza) di questo amico si è spesso dibattuto, senza arrivare ad alcuna certezza.
È più probabile che Lucio Dalla abbia scelto la forma-lettera per avere un approccio diretto con il pubblico, come in una vera e propria lettera aperta.
Siamo a cavallo tra i due anni: non a caso il brano è spesso riproposto il 31 dicembre per celebrare la fine dell’anno (e sperare in un futuro migliore). Qualcosa, infatti, non va, come vedremo nella strofa successiva.
Si esce poco la sera, compreso quando è festa E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra Si sta senza parlare per intere settimane E a quelli che hanno niente da dire Del tempo ne rimane
Lucio Dalla spiega ora all’amico (e a tutti noi) cosa non va nel mondo. I sacchi di sabbia vicino alle finestre rievocano il clima di tensione di quegli anni. È la strofa più negativa, che guarda al presente con occhio estremamente critico ma, come vedremo, non pessimistico per il futuro prossimo.
Sarà tre volte Natale…
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno Porterà una trasformazione E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno Ogni Cristo scenderà dalla croce Anche gli uccelli faranno ritorno Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno Anche i muti potranno parlare Mentre i sordi già lo fanno
E si farà l’amore, ognuno come gli va Anche i preti potranno sposarsi Ma soltanto a una certa età
Dalla si lancia in iperboli suggestive, tra i tre Natali, la festa continua e muti che parlano. Continua con l’amore libero, “ognuno come gli va“: un possibile riferimento ad una omosessualità del cantante mai confermata pubblicamente ma spesso allusa.
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà Saranno forse i troppo furbi E i cretini di ogni età
Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico E come sono contento Di essere qui in questo momento Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro amico cosa si deve inventare Per poter riderci sopra Per continuare a sperare
Lo stesso Dalla ammette di aver esagerato, di essersi inventato cose che, ovviamente, non succederanno. Ma resta uno sguardo estremamente positivo, che non vuole arrendersi, e che spera che le cose si sistemeranno e, finalmente, ci saranno tempi migliori per tutti quanti.
C’è la felicità per un anno nuovo che arriva e che, si spera, porterà le novità tanto attese, e vedrà sparire i “troppo furbi e i cretini di ogni età” per essere finalmente felici.
E se quest’anno poi passasse in un istante Vedi amico mio Come diventa importante Che in questo istante ci sia anch’io
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà Io mi sto preparando, è questa la novità
Le ultime due strofe sottolineano la ciclicità degli anni e la loro durata sempre più breve di quanto ci si aspetti. L’anno cantato da Dalla “tra un anno passerà“, ma il messaggio di positività e di buon auspicio resterà valido in eterno.