Braccio di Ferro compare per la prima volta nel mondo dei fumetti all’interno della striscia Thimble Theatre, in una storia del 17 gennaio 1929, come personaggio minore. La striscia viene pubblicata da King Features Syndicate, il cui proprietario è, piccola curiosità, William Randolph Hearst: il magnate che ispirerà Orson Welles per il suo Citizen Kane (Quarto Potere, 1941).
Nella prima storia Braccio di Ferro viene semplicemente ingaggiato per condurre un battello verso un’isola sulla quale si trova un casinò. Dopo le prime sporadiche apparizioni, però, la sua peculiarità e il suo carattere unico hanno presto il sopravvento sugli altri personaggi; tra questi anche Olive “Olivia” Oyl, che è una delle figure principali della striscia già dal 1919.
Presto compaiono anche gli altri comprimari, dando vita all’universo di Braccio di Ferro che conosciamo. J. Wellington Wimpy (Poldo) fa la sua prima apparizione nel 1931. Invece Bluto (o Bruto) compare come villain nel 1932, per poi diventare presenza fissa nella serie a cartoni animati. Completa il quadro Swee’Pea (Pisellino), il famoso figlio adottivo di Popeye.
Da lì, la storia la sappiamo. Per quanto personaggio di certo datato e ormai non adatto ai tempi che viviamo (basti pensare alla pipa), Braccio di Ferro è rimasto popolare per quasi cento anni; e ancora oggi mediamente è molto difficile che qualcuno, sentendo il suo nome o anche il nome originale Popeye, non sappia di chi stiamo parlando.
Chiudiamo con una ulteriore curiosità che di certo in molti non conoscerete. L’unico (finora) film in live action mai basato su Popeye è uscito nel 1980, e vedeva nel ruolo del marinaio nientemeno che… Robin Williams. Proprio così. Olivia era invece interpretata da Shelley Duvall (la Wendy di Shining) e la regia era del maestro Robert Altman (M*A*S*H, Nashville).
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