The Legend of Zelda – Recensione del primo storico titolo della saga

Zelda
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Il primo gioco di The Legend of Zelda è uscito nel 1986

È il lontano 1986 e un ancora sconosciuto eroe in vesti verdi partiva all’avventura per salvare la principessa Zelda. Il primo gioco della saga di The Legend of Zelda esce quasi in contemporanea con Super Mario Bros., l’altro importante gioco marca Nintendo. I due giochi vengono sviluppati in parallelo ma in contrasto l’uno con l’altro.

A Zelda lavorano Shigeru Miyamoto and Takashi Tezuka. Miyamoto, anche creatore dello stesso Mario, produce il gioco; Tezuka scrive storia e setting. Com’è ben noto, Zelda viene basato sulle esperienze da esploratore amatoriale di Miyamoto da giovane, ma c’è anche molto altro. L’ispirazione prende in parte dalle guerre reali nell’Europa medievale, in parte dalla lore fantasy di J.R.R. Tolkien.

La trama la conosciamo, anche se di gioco in gioco si complicherà poi sempre di più. Ganon e i suoi invadono la terra di Hyrule, imprigionando la principessa Zelda ed impadronendosi della Triforza del Potere, una delle tre componenti (in questo gioco due) di un artefatto magico che regge l’equilibrio di Hyrule.

A Link spetta il compito di risolvere la situazione: un eroe solitario, coraggioso e di stampo tradizionale, nel quale chiunque può identificarsi. All’inizio del gioco un vecchio saggio (senza nome) consegna al ragazzo una spada, con il celebre messaggio “It’s dangerous to go alone. Take this”: è pericoloso andare da solo, prendi questa.

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Da lì si estrinsecano tutti i parametri che poi renderanno celebri i giochi della saga: la divisione del regno in zone diverse, varie schermate tra le quali muoversi, labirinti e segreti celati, nemici caratteristici che insidiano ogni angolo. E poi: i malefici dungeon, con passaggi segreti, porte nascoste e potenti armi e oggetti da recuperare.

Già il primo gioco crea degli standard che poi ritorneranno per tre decadi, e la sua forza sta forse più in questo che nel gameplay in sé; il quale è comunque, di per suo, innovativo. Link si muove esplorando una mappa grande ma che ben presto si impara per forza di cose a conoscere, e l’azione e l’attacco sono in tempo reale, a differenza di quanto avviene con la saga di Final Fantasy.

E, a differenza di Mario, questo è un gioco che costringe il giocatore a pensare a che cosa fare, a dove andare, a come agire; non esattamente un gioco di strategia, ma certo uno che coinvolge il pensiero quanto l’azione e l’abilità. Bisogna procurarsi equipaggiamenti, raccogliere rupie (la valuta in-game), cercare potenziamenti e sviluppare strategie di attacco. Più di quanto si possa fare in gran parte dei giochi dell’epoca.

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Poco conta poi che lo schema sia quello vetusto della “principessa in pericolo”, derivato dall’epica medievale nostrana (ossia, europea). In questo gioco si tratta più che altro di un pretesto, che è poi in realtà lo stesso, specularmente, che dà avvio alla saga di Mario. Ci penseranno ben i giochi successivi ad espandere la lore con spessore, e a rendere il personaggio di Zelda molto più emancipato.

Altra caratteristica particolare del gioco è l’alto livello di difficoltà, specie nella Second Quest (quella che noi oggi chiameremo New Game+). Figlio dell’era degli arcade (ma distribuito su console), il titolo richiede semplicemente al player di riprovare a fare tutto più e più volte. Non ci sono trucchi o scorciatoie (quasi): l’unico modo per progredire è sviluppare abilità, tecnica e bravura.

Uno dei bei vecchi giochi di una volta, in definitiva. L’inizio di una saga che è divenuta leggendaria, quanto il titolo che la accompagna, è un lavoro videoludico semplice, innovativo, immediato ma sfaccettato a un tempo. Link, Zelda, Ganon, la Triforza e tutti gli elementi storici della serie ci sono già: il primo passo è compiuto e come sappiamo porterà a molti altri, sempre più importanti.

Logo Nintendo Switch

The Legend of Zelda | Testato su Switch

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RECENSIONE
VOTO
9.4
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Andrea Campana
Scrivo di musica, cultura, arte, spettacolo e cinema. Ho pubblicato su SentireAscoltare, OndaRock, Cinergie, Digressioni, Radio Càos, Rock and Metal in My Blood.
the-legend-of-zelda-recensioneIl gioco da cui tutto è partito. Le gesta di Link, la principessa Zelda, Ganon e la Triforza nascono da questo primo e leggendario capitolo. Nella sua semplicità portò il gaming su un nuovo livello di esplorazione con idee innovative e immediate.