Davvero una giornata triste per il mondo della musica. A 67 anni si è spento infatti nella sua casa di Roma Richard Benson, celeberrimo musicista di origine britannica naturalizzato italiano. A dare il triste annuncio è stato direttamente il suo account Facebook.
Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile – si legge. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: “Se muoio, muoio felice”.
Di Richard Benson ricorderemo sicuramente il suo grande talento chitarra in mano ma anche, soprattutto, la sua attituine grottesca nel vivere la vita e l’arte. Indimenticabili sono infatti i concerti dove il pubblico si recava per prendere parte a uno show fatto di insulti e oggetti lanciati sul palco. Dai pannolini ai polli. Proprio questo animale diventuo protagonista di uno dei momenti più leggendari di una carriera assolutamente sopra le righe. Prendendo infatti il pennuto che qualcuno gli aveva tirato contro, Benson dice “possiamo sacrificare questo pollo a Satana nella valle del male”. Un momento tanto folle quanto indimenticabile. Presentatore radiofonico e di programmi televisivi, personaggio di spettacolo in programmi come Stile Libero Max, dove giudicava degli artisti improbabili e Chiambretti Night su Italia 1. Una di quelle figure che raramente si vedono su un palco e che difficilmente rivedremo di nuovo.
In molti lo ricorderanno per la sua comparsa nel film 1992 di Carlo VerdoneMaledetto il giorno che t’ho incontrato. In quell’occasione fece un cameo in cui interpreta se stesso nella fittizia trasmissione Juke-box all’idrogeno, parlando con l’attore romano di Jimi Hendrix ed entrando ancor di più nella leggenda.
Non ti dimenticheremo mai Richard. Grazie di tutto.