Stavolta purtroppo è tutto vero. Mino Raiola, grande procuratore di calciatori del calibro di Zlatan Ibrahimovic e di Gianluigi Donnarumma è morto. Ad annunciarlo è stata la sua famiglia attrraverso il profilo ufficiale di Twitter.
Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre – si legge. Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto. Mino è stato parte delle vite di molti calciatorie ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il mondo del calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione. Ringraziamo di cuore coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore.
Mino Raiola aveva 54 anni e da gennaio era ricoverato all’ospedale San Raffaele per una malattia polmonare non legata al Covid. In quel caso aveva pubblicato su Twitter un posto che spiegava di come si trattasse solamente di controlli programmati. Tuttavia la situazione si è rapidamente aggravata.
Mino Raiola è stato sottoposto a controlli medici ordinari che hanno necessitato di anestesia. Si tratta di controlli programmati, non c’è stato nessun intervento d’urgenza.
Il procuratore aveva usato il social solamente tre mesi dopo, 2 giorni fa, per smentire la sua presunta morte che moltissimi siti avevano dato già per certo. E lo aveva fatto a modo suo, con la sua solita lingua tagliente.
Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato la seconda volta in 4 mesi mi uccidono. Sembra che io sia in grado di resuscitare.
Un grande perdita per il mondo del calcio. Sentite condoglianze alla famiglia Raiola.