Bloc Party – Alpha Games | RECENSIONE

Bloc
Condividi l'articolo

I Bloc Party tornano alla grande con il meglio del loro stile

Inutile stupirsi: i Bloc Party sono tra i migliori gruppi indie rock di sempre e con il loro nuovo album, Alpha Games, lo dimostrano ancora e ancora. Il disco è un altro concentrato di brani rock fondati su idee intelligenti ed originali, ritmi post-punk e atmosfere gotiche ma mai vivdamente tenebrose, più che altro semmai intriganti.

La formazione guidata da Kele Okereke (che solo l’anno scorso ha pubblicato il suo ultimo disco da solista) si ripresenta sulla scena a sei anni dall’uscita del precedente lavoro, e nel farlo registra i cambiamenti musicali intervenuti in quest’ultimo periodo. Quindi: molti meno synth, molti meno rimandi alla new wave, e in compenso più chitarre e suoni ruvidi e sferzanti.

Rough Justice è il vero capolavoro del disco, un brano davvero coinvolgente che ci trasporta direttamente al periodo d’oro della carriera del gruppo, la metà degli anni ’00, dando prova di una creatività ancora a distanza di tanto tempo inesauribile. Il pezzo è in bilico tra gothic rock e dance punk, con tempi e atmosfere che rimandano ai Magazine e ai Public Image Ltd..

Tutte le altre tracce non sono da meno: la sensuale Sex Magik, l’impetuosa The Girls Are Fighting, l’insinuante Callum Is a Snake, e il bel disinvolto episodio indie di If We Get Caught. Completao il tutto Traps, uno dei primi singoli, e la singolare trasognante ispirazione di Of Things Yet to Come. In sostanza: un altro lavoro davvero riuscito, e da non perdere.

Continuate a seguirci su LaScimmiaSente

Bloc Party – Alpha Games / Anno di pubblicazione: 2022 / Genere: Indie Rock