Sons of Anarchy: la Spiegazione di un finale Perfetto [ANALISI]

Abbiamo voluto parlarvi del finale di una delle serie più amate e lodate degli ultimi anni: Sons of Anarchy

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Sono passati oramai 8 anni da quando, il 9 dicembre 2014, andò in onda l’ultimo episodio di Sons of Anarchy, una delle serie più importanti e influenti della storia recente della televisione. Uno show fatto di violenza, sangue, ma anche di amore, fratellanza e sacrificio. Il tutto incarnato nell’ultima, perfettamente indimenticabile sequenza. Uno di quei momenti scolpiti nel cuore di chiunque abbia solcato le strade della California insieme a Tig, Chibs e soci e che non potrebbe avere un protagonista diverso da Jax Teller, il principe, poi re, distruttore ed infine agnello salvatore del suo club e della sua famiglia. Questo personaggio, interpretato da Charlie Hunnam, è uno di quei volti che hanno fatto la storia recente della televisione e il cui commiato ha reso immortale. Ma andiamo con ordine.

Nelle ultime stagioni il dolore si è impadronito del cuore di Jax. La morte del suo amico fraterno Opie e della sua amata Tara hanno offuscato la sua anima che ora conosce solo una parola: vendetta. Inizia una sequela di morti senza freno, un’escalation di violenza che culmina con la tragica e brutale uccisione di Bobby, il vecchio saggio, ultimo baluardo in grado di tenere in riga la psiche tormentata di Jax. Il biondo angelo della morte non ha più freni, distrugge ogni legame, uccide un altro membro del SAMCRO come Jury ed è pronto a sprofondare nell’oblio nel quale era crollato Clay prima di lui. Tuttavia prima del buio, torna la luce. Jax scopre che è stata sua madre Gemma a uccidere sua moglie, si rende conto dei suoi errori ed è pronto a redimersi.

Lascia i suoi figli liberi da quella vita. Li affida a Wendy e Nero che li portano lontano. Abel osserva l’anello che sua nonna gli ha donato. Non c’è scritto Sons. Lui non sarà mai uno dei figli dell’Anarchia. C’è scritto solo son, figlio. Un figlio che conoscerà l’amore e la serenità e non il sangue e la violenza. Il piccolo è stato salvato dal suo destino dall’amore di suo padre. Ed è solo il primo di una sequenza di atti di redenzione di Jax.

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Sons of Anarchy

È ciò che siamo afferma la matriarca dei Sons of Anarchy quando è pronta a subire le conseguenze del suo atto nel giardino dove era cresciuta. Il giovane Teller l’ha capito. Non si può fuggire al proprio destino. Spara a sua madre e inizia il suo personale percorso di espiazione. Il giorno dopo, l’ultimo della sua vita su questa Terra, Jax si sveglia serafico, è pronto. Si toglie le sue iconiche sneakers bianche, indossa gli stivali e parte, in sella alla moto di suo padre. Per prima cosa deve salvare il suo club che dovrebbe ucciderlo per quanto fatto a Jury.

Lascia il titolo di Presidente a Chibs, saluta tutti e inscena una fuga sparando ad Hap per poter fare uscire i suoi compagni puliti da quella storia e il club intatto. Ci penso io, sussurra Jax. Sono le ultime parole che dirà ai suoi fratelli. Le stesse pronunciate dal fraterno Opie prima del suo sacrificio. Salta in moto, senza casco, capelli al vento pronto ad affrontare il suo destino. Uccide tutti i nemici dei Sons of Anarchy e offre un destino sereno alla sua famiglia in una commistione di sangue e amore nella quale l’uno è indistinguibile dall’altro.

Sa bene di essere l’unico che può fare quell’estremo gesto di salvezza. Lui e solo lui può dare una speranza ai suoi fratelli. Lui ha portato il club in quell’abisso, lui è l’unico che può tirarlo fuori. Ma per riuscirci serve l’estremo gesto, serve il coraggio di dare la vita per le persone amate. Opie gliel’ha mostrato. E ora finalmente Jax lo vede chiaramente. Decide quindi di sacrificarsi per il bene di tutti, per cancellare i peccati dei suoi fratelli. Un moderno Cristo in sella ad una Harley-Davidson. Un Cristo tormentato, violento, peccatore. Ma pur sempre Cristo. È il momento, affermava Gemma prima di morire. È il momento ripete la misteriosa vagabonda simbolo della presenza angelica di Jax. Il giovane Teller può andare finalmente in pace.

Si ferma a parlare con suo padre come fece Gesù nel Getsemani. Per me era troppo tardi, sussurra sulla pietra dedicata a J.T. Si fa carico delle violenze di tutti e, simbolicamente, porta dietro di sè tutta la polizia in quello che è un corteo funebre atto a rendere omaggio al Re di Charming. Mentre cavalca la Harley nella sua ultima corsa, Jax vede un camion con su scritto Le cose buone di papà e capisce. Ha trovato una via di fuga. Apre le braccia, simulando il sacrificio di Cristo sulla croce e, come suo padre prima di lui decide di diventare l’agnello da sacrificare per un bene superiore. Per tutta la serie infatti abbiamo pensato che sia stato Clay a manomettere la moto di J.T. Tuttavia, prima di andarsene Jury mette la pulce nell’orecchio di Jax e di tutti noi. Il padre Teller ha scelto di schianatarsi. E suo figlio, dopo essersi riappacificato col fantasma di quel genitore che lo ha inseguito per tutta la sua vita, lo imita.

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Come il centurione che vedendo il Cristo morire capisce la sua natura divina ed esclama “era davvero figlio di Dio”, così il camionista vedendo Jax grida: “Oh Cristo!”. Teller sorride, è libero. Dal club, dagli ideali, dalla legge. Da tutto. Si schianta felice nella sua ultima corsa. Un finale inevitabile per lui, ma anche salvifico. Si libera dai suoi errori e della sua natura nell’unico modo concesso all’essere umano impotente. Come il titolo stesso della meravigliosa canzone che accompagna questa lunga e dolcissima sequenza, Jax accoglie l’omicidio”, Join the Murder per l’appunto. Accetta la sua natura e se ne va, liberato da essa.

L’immagine finale è esplicativa di questa assonanza tra il figlio di Dio e un criminale che redime i suoi peccati nell’ultimo giorno. Un volatile giunge sul posto, mangiando il pane misto al vino caduto dal camion. Non è però una colomba bianca, simbolo della misericordia di Cristo, ma un corvo nero. Due facce di una stessa medaglia legate dall’amore e dal sacrificio. Il sangue di Jax scorre a terra, schermo nero.

I Sons of Anarchy sono salvi e Jax ora è in pace, accanto a suo padre.