Z (Comme Z) sarà il fim d’apertura del prossimo Festival di Cannes
Si intitola in francese Z (Comme Z) il film di Michel Hazanivicius che aprirà il prossimo Festival di Cannes. Il titolo internazionale è The Final Cut, ma per il concorso è stato registrato il titolo francese; che, come si potrà immaginare, sta iniziando a creare non pochi grattacapi agli organizzazioni di questa edizione.
La lettera Z infatti, come ben sappiamo, si è usata negli ultimi mesi per indicare il sostegno a Putin e alle truppe russe, comparendo sui carri armati degli invasori in Ucraina e anche su manifesti, magliette o bandiere di chi si schiera contro Ucraina e Nato. E proprio l’Ucraina, ora, chiede di cambiare il titolo del film nel rispetto delle vittime e di coloro che hanno sofferto e soffrono a causa della guerra.
Serve probabilmente a poco ricordare che in questo caso la Z non c’entra nulla con Putin e che, nelle intenzioni del regista, sia semplicemente un riferimento ai famosi film categoria “di serie Z”, come si dice anche da noi. E poco serve anche aggiungere che il titolo si è deciso ben prima della guerra.
Il direttore generale dell’Istituto ucraino, Volodymir Sheiko, ha detto: “Riteniamo che cambiare il titolo sarebbe un gesto contro la barbarie, la violenza e il terrore dell’esercito russo”. E la responsabile della sezione cinema dell’Istituto, Natalie Movshovych, fa eco: “I media locali hanno già utilizzato il titolo del film”.
“[E lo fanno] pubblicando articoli che potrebbero essere riassunti come: vedi? Ci stanno sostenendo”. Il regista Hazanavicius ha commentato: “Ho chiamato il mio film Z (Comme Z) perché è una commedia di zombi ed è ispirata a quella che in Francia chiamiamo serie Z o film di serie B in America”.
“Sapere che questo titolo ha causato angoscia al popolo ucraino mi fa sentire impotente e molto triste, perché è l’ultima cosa che volevo fare”, conclude. Al momento la questione è in ballo e non si sa se il titolo del film sarà effettivamente cambiato. Di certo, un altro riflesso dell’enorme impatto che questa guerra sta avendo anche su tutta la cultura mondiale.
Fonte: Corriere della Sera
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