Definire Zona MC un rapper storico non è solo un’oggettiva constatazione del suo percorso artistico, nutrito di underground e produzioni indipendenti. Zona MC è un rapper, ma anche uno storico, e con questo album setta le basi di un progetto che è davvero un unicum su tutta la scena. Un progetto che di certo non suonerà del tutto nuovo a chi ha già masticato i precedenti lavori del cantautore, ma che sicuramente con Storia della RAPubblica giunge al pieno compimento artistico e politico.
Tanta storia e tanta filosofia da sempre impregnano i testi di Zona MC, che negli anni ha saputo miscelare molteplici influssi in una sorta di grande rap-opera filosofica. I grandi pensatori, la crisi della coscienza. Gli scismi del pensiero, i temi più pungenti della contemporaneità. Erano tutti i protagonisti di un virtuosismo intellettuale che a qualcuno spesso poteva suonare fine a se stesso, se non colto nel suo enorme potenziale educativo.
Di più, con Storia della RAPubblica, Zona MC supera i connotati puramente didattici ascrivibili al suo stile e si riallaccia ad un dibattito che è tornato ad animare l’opinione pubblica. I media di ogni tipo si sono interessati all’argomento, riflettendo negli ultimi anni la necessità di correggere o affilarsi al revisionismo di certa politica nostrana. Così con questo disco Zona MC si inserisce nel solco di quella che è quasi una battaglia ideologica. Si rovesciano continuamente i fronti tentando di ridefinire i confini delle luci e delle ombre della nascita di una Nazione. Zona MC è però una voce fuori dal coro.
Zona MC: ben più di un compendio di storia contemporanea
Sicuramente tanti altri artisti hanno bersagliato più volte i momenti più cruciali della nostra storia recente, e con essi chiunque tentasse di ribaltare le definizioni di bene e di male. Zona MC però non cerca nessun compromesso con alcuna visione artistica che non sia quella di una cronaca oggettiva e spietata del periodo che va dalla Resistenza ai governi De Gasperi. Uno stile che può incontrare qualche ostacolo nella fruizione, tanto è denso di informazioni e tanto è serrato nel flow.
Per qualcuno potrebbe insomma non essere più di un utile compendio di storia contemporanea. Ma chi invece sente il fluire potente di una vera e proprio lectio magistralis coglierà il valore di Storia della RAPubblica oltre la didascalia: il vigore di un’opera più che mai politica. Mettere in rime la Storia della RAPubblica serve quindi al rapper per farsi custode della memoria di un popolo con la memoria molto breve.
E in questo Zona MC trova la quadra, rivolgendosi ad un repertorio di musiche d’epoca che chiude il cerchio su quella fibra elettronica che attraversa tutto il suo lavoro. Campionamenti sempre funzionali al testo, ma centrati e interessanti. Inni e melodie filtrati dal sampler fanno da proscenio sonoro a Zona MC, infaticabile cantore che come un moderno aedo riscopre la verità dietro l’epica.
La prima tappa della Storia della RAPubblica
Al netto di un missaggio forse non perfettamente equilibrato in ogni punto, Storia della RAPubblica è già un documento prezioso. E consapevoli che gli eventi più cruciali per la nostra Storia si sono svolti negli anni successivi a quelli narrati questo disco, non possiamo fare altro che aspettare già che Zona MC ci guidi tra le pieghe di una storia che ha segnato il destino di un Paese.