Amber Heard e il Processo contro Johnny Depp: vittima o carnefice?
Continua il processo per l'accusa di diffamazione tra Johnny Depp e Amber Heard: un procedimento penale che, a dispetto del risultato finale, sembra aver modificato l'opinione che il pubblico ha dell'attrice di Aquaman
Non accenna a rallentare il caso giudiziario che si sta svolgendo nel Fairfax County Circuit Court, in Virginia, tra Amber Heard e Johnny Depp.
Johnny Depp – per i pochi che ancora non conoscono il contesto di questo affaire hollywoodiano – ha denunciato Amber Heard per diffamazione dopo che l’attrice di Aquaman aveva scritto un editoriale in cui, pur senza fare nomi, definiva il suo ex come un uomo violento, che la picchiava.
Dopo la causa contro il The Sun – persa dall’attore, che è stato “costretto” a dimettersi dalla saga di Animali Fantastici – Johnny Depp spera di poter dimostrare la propria innocenza e ripulirsi una reputazione che gli è quasi costata la carriera.
Il processo è iniziato lo scorso 12 aprile e dovrebbe durare per almeno sei settimane: 42 giorni di fuoco in cui gli ex coniugi si daranno battaglia, cercando di dimostrare la propria ragione.
Storia di un divorzio mediatico
Quando, per la prima volta, Amber Heard ha parlato pubblicamente di essere stata vittima di abusi domestici da parte dell’allora marito Johnny Depp, il mondo dei media e del web si è spaccato a metà.
Da una parte i fan dell’attore sono subito scesi in campo difendendo il loro beniamino, anche a costo di minacce e commenti violenti ai danni di Amber Heard.
Dall’altra, in molti si sono sollevati per proteggere Amber Heard, per evitare che l’attrice cadesse nel solito meccanismo del victim blaming, per cui quando c’è una denuncia di violenza di genere la prima cosa che fa l’opinione pubblica è cercare colpe nella vittima.
Il divorzio tra Johnny Depp e Amber Heard è stato nell’occhio del ciclone per molto tempo, dimostrando come il mondo abbia virato verso una giustizia sommaria fatta attraverso tweet e commenti: una giustizia tout court che aveva sancito immediatamente che Johnny Depp era un mostro che doveva essere allontanato dal mondo dello spettacolo.
A niente erano valse le dichiarazioni di Penelope Cruz, Vanessa Paradis o Winona Ryder: Johnny Depp sembrava essere ormai un ricordo di un mondo pronto a dimenticarlo. Fatto dimostrato anche dalla sua uscita di scena dalla saga di Pirati dei Caraibi, con la quale ormai l’attore ha dichiarato di aver chiuso del tutto.
Tuttavia, proprio quando il caso sembrava essersi ormai estinto, altri dettagli hanno cominciato a emergere: e di colpo Johnny Depp non era più l’unico sotto accusa. Nel corso di questi anni di dichiarazioni e colpi di scena, infatti, anche Amber Heard è finita nell’occhio del ciclone.
Nonostante la vittoria riportata nella causa inglese contro il The Sun, che di fatto dichiarava che nessuna delle affermazioni fatte dall’attrice fosse falsa, Amber Heard ha continuato a perdere quella credibilità cieca che aveva avuto all’inizio.
I media non sono più così disposti ad asserire senza ombra di dubbio la sua totale innocenza, né a puntare il dito contro Johnny Depp. Ad esempio, sono emerse registrazioni audio in cui Amber Heard ammetteva di aver colpito il compagno e in cui rideva della minaccia di lui di denunciarla. “Vediamo chi ti crederà,” diceva Amber Heard in uno di quei file audio.
Quello che è emerso dal processo che si sta svolgendo in Virginia è ciò che in realtà era già venuto a galla: i due divi di Hollywood erano incastrati in una relazione tossica da ambo i lati. A confermarlo durante il processo è stata anche la terapista a cui la coppia si era rivolta durante il matrimonio che ha parlato di “abusi reciprochi”.
Il processo che sta avendo luogo in queste ore in Virginia, soprattutto, ha portato a un’ulteriore modifica nel modo in cui Amber Heard viene percepita dal pubblico. Questo soprattutto grazie a una saggia strategia da parte dei legali di Johnny Depp.
In questi primi giorni, infatti, la giuria – così come i tantissimi utenti che stanno seguendo il processo live streaming – non ha ascoltato altro che testimonianze sul modo in cui Amber Heard è stata violenta nei confronti dell’ex marito.
Una violenza molto spesso più verbale che fisica, che passava attraverso l’umiliazione: come il fatto di chiamare Johnny Depp “old fat man“, vecchio ciccione, o di definire noiose le serate in cui era “costretta” a rimanere a casa con gli amici “vecchi” di Depp, che passavano la serata a suonare.
A questo si aggiunge anche il ritratto di Johnny Depp che sta emergendo: una persona fragile, con alle spalle il rapporto conflittuale e verbalmente violento con la madre. È emersa l’immagine di un bambino che, anche quando maltrattato, non rispondeva mai al fuoco, ma anzi si metteva a piangere.
Una descrizione che ben si sposa anche con l’atteggiamento avuto da Johnny Depp quando il “caso Amber Heard” è esploso. Nonostante tutte le accuse che gli venivano mosse e i titoli dei giornali che scrivevano il suo nome, Johnny Depp non ha risposto alle accuse.
Lo ha fatto solo successivamente, prima attraverso un’intervista con GQ in cui si diceva ferito dall’essere considerato un uomo violento, e poi denunciando l’ex moglie per diffamazione.
Johnny Depp si è commosso in aula, ha assistito alla testimonianza di sua sorella in cui veniva sviscerata la sua infanzia ed è stato partecipe del pianto di uno dei testimoni che asseriva che quello che gli stava succedendo “non era giusto“.
Dall’altro lato dell’aula, invece, Amber Heard si è mostrata sempre molto fredda, distaccata, quasi manipolatoria. Quando a testimoniare contro di lei è comparsa la sua ex assistente, che ha detto di non aver mai visto lividi sul volto di Amber Heard nel periodo incriminato, l’attrice è apparsa impassibile, quasi seccata dal sentire le parole dell’ex collaboratrice.
Questo disequilibrio di partecipazione ed empatia, ha fatto sì che l’immagine pubblica di Amber Heard continuasse a crollare. L’immaginario collettivo – con le dovute eccezioni, è chiaro – ora immagina Amber Heard come una donna inaffidabile, violenta e crudele.
Sensazione, questa, che si è acutizzata quando su internet è apparso un video in cui si vede l’attrice cambiare espressione facciale in modo repentino e inquietante, passando da un sorriso divertito a una cupa espressione di dolore che ben si addiceva alla situazione: stava infatti ascoltando una deposizione di Johnny Depp.
L’opinione pubblica non la ritiene più una vittima, ma una carnefice: una donna in grado di toccare i punti deboli dell’altro per il solo piacere di arrecare dolore, attraverso l’umiliazione e la derisione. Nel corso dei vari procedimenti legali sono emersi vari dettagli della vita di coppia: tra feci sul letto, bottiglie lanciate, colazioni a base di droga. Tutto suggerisce proprio la presenza di un rapporto malsano, ma quasi più nessuno ormai crede all’immagine candida di Amber Heard come vittima indifesa di un uomo cattivo e violento. E questa è stata la più grande sconfitta dell’attrice.
Naturalmente questo non ha nulla a che vedere con il concetto di innocenza o colpevolezza, che sarà il tribunale a sancire. È probabile che la realtà sia proprio in quegli “abusi reciprochi”: ma tanto Johnny Depp quanto Amber Heard hanno scelto un mestiere in cui l’opinione pubblica continua ad avere un ruolo soverchiante.
A questo punto viene da chiedersi se, a prescindere dal verdetto finale, Amber Heard riuscirà a conquistare la fiducia di un pubblico che dovrebbe pagarle lo stipendio grazie ai biglietti del cinema.
Intanto la testimonianza di Amber Heard è tra le più attese del processo e potrebbe essere il momento adatto per ribaltare questa lenta discesa e cercare di correre ai ripari.