“All day long, all day long / On the chaise longue”
Sempre il tema del sesso ricorre spesso nelle loro altre canzoni, in particolar modo Wet Dream. Che dice esplicitamente: “What makes you think you’re good enough / To think about me when you’re touching yourself? / Touching yourself, touching yourself“. “Cosa ti fa pensare di essere decente abbastanza / Da pensare a me quando ti tocchi? Quando ti tocchi, quando ti tocchi?”
Qui emerge la componente più femminista, intesa anche come ridicolizzazione e ridimensionamento del maschio e legata del resto all’appropriazione stessa di sonorità che storicamente (pensiamo al grunge di per sé) fino a pochi anni fa erano considerate esclusivamente maschili. Il famoso “rock fallico” invertito, in pratica.
Ma non c’è solo questo. L’aggressività e l’atteggiamento maniacale delle due si esprime in un una musica chitarristica in apparenza molto rumorosa e “ribelle”; ma che, in realtà, si affida in gran parte a melodie indovinate e rassicuranti. Il ritorno alle chitarre è un segno dei tempi e un cambiamento già annunciato; le Wet Leg vanno oltre, nel costruire canzoni che funzionano a prescindere dal genere.
Quel che è certo è che per il momento stanno spopolando (praticamente ovunque tranne che in Italia; ma lo ripetiamo, è solo questione di tempo) e la loro formula potrebbe in effetti dare il “la” a tutta una nuova generazione di gruppi e artisti (e artiste) alla ricerca di forme espressive nuove e genuine ma che risultino vincenti in un confronto onesto con la tradizione.
Chiudiamo con un’ultima curiosità, relativa al loro nome. In questo caso, il sesso non c’entra per nulla. Il nome Wet Leg è risultato semplicemente da un gioco nel quale le due hanno messo insieme differenti combinazioni di emoticon, fino ad ottenere “gamba bagnata”. Che, per coincidenza, è un epiteto con il quale vengono definiti coloro che si trasferiscono sull’Isola di Wight dalla terraferma.
Il loro album è al momeno al numero uno in classifica in Gran Bretagna e anche in Australia, mentre negli Stati Uniti ha raggiunto una posizione più che ragguardevole, al numero 14. Segno che, volenti o nolenti, sentiremo presto parlare di loro anche qui. Che si tratti poi solo di una scintilla o di una meteoria, il tempo ce lo dirà.