Sean Penn, noto attore, regista e produttore cinematografico americano è sicuramente uno dei volti più noti di Hollywood, un’artista a tutto tondo capace veramente di fare la differenza sia come interprete (nella sua carriera ha vinto ben due Premi Oscar per la sua interpretazione in Mystic River e Milk), ma anche come film-maker, regalando al pubblico grandi film come Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007).
Recentemente l’artista si è trovato coinvolto direttamente nel conflitto russo-ucraino, visto che stava girando un documentario lì ancora prima della guerra, precisamente a novembre 2021. Detto questo, Sean Penn ha deciso di lasciare il paese solamente quando era rischio la sua incolumità, anche se aveva paventato l’idea di imbracciare le armi e continuare a girare. Fino ad ora sapevamo che quindi il regista aveva lasciato il paese perché costretto, ma non conoscevamo altri retroscena in merito.
Come riportato da IndieWire (che ha ripreso un’intervista che Sean ha tenuto per Fox News), l’attore ha raccontato che, mentre era in Ucraina, un ex-consigliere della sicurezza nazionale, Robert O’Brien, lo ha invitato, senza mezzi termini, a lasciare il paese, “a mandarmi via dal ca**o” secondo le parole di Penn stesso. È anche interessante notare come il film-maker era già stato avvertito, in misura preventiva, di non andare proprio in Ucraina a girare, ancora prima dell’invasione. Ed ha poi aggiunto:
“Il nostro governo è estremamente abile con la cautela. Diplomatici americani erano stati ritirati e altri ufficiali del servizio estero erano stati ritirati da Kiev.”
Insomma, qui gatta ci cova, ma è probabile che il governo americano aveva già capito qualche movimento sospetto nello stato, sennò non avrebbe parlato in modo così preciso e a colpo sicuro. Onestamente non vediamo l’ora di scoprire cosa ha diretto Sean Penn nel paese, anche se purtroppo parziale a causa del suo ritorno in patria.