Nella giornata di ieri Netflix ha annunciato di aver perso abbonati per la prima volta negli ultimi 11 anni. Il gigante dello streaming, che ha anche subito un notevole contraccolpo in borsa, ha dato la colpa di questa debacle principalmente al problema della condivisione degli account (qui tutti i dettagli). La notizia ha avuto un enorme risonanza a livello mediatico e sul web e in molti hanno voluto dire la loro su questo argomento. Tra le voci più rumorose c’è stata quella di Elon Musk. Il CEO di Tesla ha commentato in modo caustico su Twitter spiegando come, secondo lui, la colpa di questo calo di Netflix sia da asserire al cosiddetto politicamente corretto.
Il virus dell’ideologia woke sta rendendo Netflix inguardabile – scrive Musk
Per ideologia Woke, letteralmente “sveglia”, veniva intesa inizialmente la tendenza moderna di prestare maggiore attenzione alle presunte ingiustizie sociali o razziali. In prima battuta dunque questa parola aveva una connotazione positiva. Tuttavia nel corso del tempo questa è divenuta sinonimo di eccesso di politicamente corretto e della cancel culture.
Sotto il suo post, Elon Musk ha dialogato inoltre con alcuni fan, rincarando la dose.
Non solo su Netflix – scrive un utente. I Film in generale, videogiochi, tv, è tutto infestato dal trend di quest’anno, tutta quella spazzatura woke. Tutto per paura di offendere un freak dai capelli verdi pronto a premere il pulsante di divieto. Niente di originale, a parte i media che escono da posti come il Giappone o la Corea, ironicamente
Vero – ha commentato laconico Musk.
Questa non è certo la prima volta che l’imprenditore attacca la piattaforma per questo eccesso di “politicamente corretto”. Vi ricorderete quando, appena scoppiata la guerra in Ucraina, aveva condiviso su Twitter il meme del Pablo Escobar pensieroso (qui per vederlo) con scritto:
Netflix che aspetta che la guerra termini per fare un film che parla di un ucraino nero che si innamora di un soldato russo transgender