Red Hot Chili Peppers: le 10 migliori performance di basso di Flea [VIDEO]

Flea
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10 linee di basso che provano che Flea è un bassista assolutamente leggendario (oltre che totalmente fuori di testa)

Parliamo di Flea, ossia Michael Balzary in persona: il celebre e storico bassista co-fondatore dei Red Hot Chili Peppers e membro della band fin dal 1983, l’unico rimasto della prima line-up oltre ad Anthony Kiedis. Non fatevi ingannare dalla sua indole incontrollabile, dalle sue boccacce e dal fatto che non riesce a stare fermo due secondi senza saltare: è uno strumentista eccezionale.

Nella sua tecnica e nel suo stile fonde l’energia del punk, la sensualità (e sessualità) del funk, l’importanza del rock, il sentimento del soul, la ritmica serrata del rap. Il suo è un basso che gira a 360 gradi e tocca tutte le sfumature dello strumento, non dimenticando accenti jazz e blues ma sposandosi bene anche con motivi hard rock ed elettronici (ne dà prova nel progetto Atoms for Peace).

In quarant’anni di onorata carriera Flea ha steso alcune delle linee di basso più memorabili nella storia della musica, ergendosi di diritto a figura imponente e fondamentale nel mondo delle quattro corde. Ripassiamo dieci delle sue performance migliori, alcune dal vivo (le note sono impeccabilmente le stesse), per riscoprire la sua straordinaria bravura.

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10. Get Up and Jump (1984)

Partiamo con un funk rock fortissimo nel segno dei primissimi peperoncini. Flea si scatena con il suo slap caratteristico che già dal primo album del gruppo prende a dir poco il sopravvento, sposandosi perfettamente in un incrocio di ritmi con i toni funky della chitarra e con il ritmo inarrestabile di questa traccia tremendamente energica e aggressiva.

9. Ethiopia (2011)

Continuiamo spostandoci un po’ all’estremo opposto della musica della band. In questo pezzo abbiamo un Flea riflessivo, navigato, ascoltato trent’anni dopo e con Josh Klinghoffer come compagno di dialogo musicale. Qui sentiamo bene come il suo basso possa anche essere morbido, attento, educato persino, se volessimo attribuirgli una personalità.

8. Transcending (1995)

Spostiamoci a metà anni ’90, per sentire Flea percorrere le corde del suo basso freneticamente e con un ritmo particolare che fa l’occhiolino agli esperimenti dei RHCP più alternative rock. Non una parte di basso che si sente tutti i giorni e di certo molto distante da più o meno tutto quel che lo sentiamo fare usualmente.

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7. 21st Century (2006)

Bellissima linea di basso in questo sottovalutatissimo pezzo di Stadium Arcadium, dove le quattro corde di Flea servono anche a spiegare tutta la linea melodica della canzone, con la chitarra di Frusciante che funge piuttosto da componente ritmica. Un’inversione di parti, più o meno, con variazioni succulente e un’esplosione di note nel refrain.

6. Acquatic Mouth Dance (2022)

Un pezzo nuovissimo tratto dall’ultimo album della band, Unlimited Love. Anche qui è un po’ come se il basso di Flea assumesse una personalità propria, diventando un po’ beffardo e un po’ astruso a tratti nel sostenere questa particolare composizione funk/soul arricchita da fiati e arrangiamenti jazz.

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