Quando la sera me ne torno a casa Non ho neanche voglia di parlare Tu non guardarmi con quella tenerezza Come fossi un bambino che ritorna deluso Sì, lo so che questa non è certo la vita Che ho sognato un giorno per noi
Nelle prime strofe, Tenco arriva subito al punto. Si aspettava di poter regalare alla madre, che lo ha sempre guardato con la tenerezza con cui si guarda un bambino che ha appena subito una delusione, una vita diversa da quella che in realtà stava vivendo.
Vedrai, vedrai Vedrai che cambierà Forse non sarà domani Ma un bel giorno cambierà Vedrai, vedrai Non son finito, sai Non so dirti come e quando Ma vedrai che cambierÃ
Ecco che nel ritornello si intravede un po’ di speranza verso il futuro, che Tenco vede più roseo rispetto al suo presente. La sua carriera musicale sarebbe andata sempre meglio, lui avrebbe avuto qualche soddisfazione dopo e la loro vita sarebbe stata molto più bella: era questo che il cantante si augurava per l’avvenire suo e di sua madre. E questo fa spezzare il cuore se si pensa a cosa è accaduto appena un paio di anni dopo.
Preferirei sapere che piangi Che mi rimproveri di averti delusa E non vederti sempre così dolce Accettare da me tutto quello che viene Mi fa disperare il pensiero di te E di me che non so darti di più
Luigi Tenco, evidentemente preso dai sensi di colpa, preferirebbe che la madre lo rimproverasse piuttosto che vederla sempre sempre così dolce, accogliente, pronta ad accettare ogni sua decisione. E la consapevolezza di non poterle offrire una vita migliore è la cosa che lo ferisce di più in assoluto.