Luigi Tenco: spiegazione e significato di Vedrai Vedrai [VIDEO]

Tenco
Credits: LAMUSICADITENCO / YouTube
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Vedrai Vedrai è una delle canzoni più struggenti del sempre compianto Luigi Tenco. Oggi ne riscopriamo il significato

Ci sono canzoni che sono successi senza tempo, sono immortali, resistono agli anni che passano. Sono lo specchio di intere generazioni, riflettono sentimenti comuni, oppure descrivono esattamente l’artista che le interpreta. È un po’ il caso di Vedrai Vedrai, il celebre brano di Luigi Tenco.

Artista compianto e rimpianto da tantissimi suoi colleghi, primo tra tutti Fabrizio De Andrè che dopo la sua morte affermò a gran voce che senza di lui non ci sarebbe stato, Tenco non comprese mai fino in fondo il suo valore. O meglio, credeva che tutte le persone che lo circondavano non lo avessero fatto.

Eppure, dopo la sua scomparsa, è apparso così chiaro che non era affatto così, come testimoniano i tantissimi omaggi di suoi colleghi come Francesco De Gregori, Donatella Rettore, Renato Zero e tantissimi altri.

Tenco aveva fatto della sua musica il riflesso della sua vita. Lui, che non era disposto a scendere a compromessi, vedeva l’importazione della musica estera – e le conseguenti influenze sulla musica italiana – come conseguenza del provincialismo e non è mai riuscito ad accettare che stesse accadendo questo in Italia.

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Forse anche questo ha contribuito al suo malcontento, ma non potremo sapere mai quanto. Quel che è certo è che, un paio di anni prima di morire, scrisse questa canzone, dettata proprio dal suo animo tormentato, insoddisfatto, non pienamente felice, Vedrai Vedrai.

Molti pensano che sia stata scritta per una donna, ma la verità è che Tenco la scrisse per sua madre. Possiamo vedere il brano come una lettera aperta alla donna che da sola lo aveva allevato, scritta come se fosse un mea culpa. Per cosa? Per non aver avuto abbastanza successo con la musica e non averle potuto restituire quello che la vita le aveva tolto.

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