Con gli NFT e con le criptovalute si diventa tutti ricchi = STONKS
Il Meme Man rappresenta un’immagine stilizzata dell’uomo di finanza, quasi robotico nei suoi tratti lisci e puliti e nella pelle grigia e senza sfumature. Un’immagine chiaramente generata in digitale o che comunque vuole richiamare un’estetica futuristica ma parodistica al tempo stesso, dal retrogusto vapor (sono gli anni del grande successo mainstream di questa corrente artistica).
Nel giro di poco tempo il meme si è diffuso, spesso associato a didascalie che ironizzano su presunti facili guadagni legati ad imprese economiche personali, spropositate o bizzarre. In generale si tratta di comunicare (e di criticare) un’idea di ricchezza idealizzata e futile; la classica chimera della civiltà occidentale asservita al sogno del benessere raggiunto tramite il capitalismo.
Il meme invece rivela come il sogno di ricchezza nel nostro mondo sia effimero e riguardi, per quella che è la percezione del mercato, andamenti economici imprevedibili ed incomprensibili. Un’economia che possa oscillare in base, per esempio, al paio di scarpe che Kim Kardashian mostra di indossare su Instagram, di certo sembra avere ben poco a che fare con la vecchia immagine del self-made man.
Così come, appunto, ben poco sembra averci a che fare il nostro Meme Man, che visto così sembra appunto più un personaggio alla Wolf of Wall Street, capitato nel posto giusto al momento giusto e pronto ad approfittare della prima congiunzione economica favorevole per fare palate di soldoni. E solo per poi, magari, perdere tutto un minuto dopo.
Stonks è quindi, al di là della sua natura ironica, un po’ anche una satira nei confronti di un intero sistema economico; o perlomeno, della sua idealizzazione. Il Meme Man rappresenta i nuovi ricchi, che diventano miliardari in fretta grazie ad una buona intuizione di investimento e perciò possessori di una fortuna tanto vana da non poter nemmeno pronunciarne correttamente il termine che ne costituisce la sostanza: Stonks, appunto.