Ultimo slot per un consiglio scontato, ma in fondo obbligatorio. Martin Scorsese gode oggi di una popolarità mediatica che nessuno tra i “cugini” della New Hollywood può vantare. Mentre Spielberg affonda con il suo West Side Story, il newyorkese sembra a ogni film più grande, più dentro alla contemporaneità (nel bene e nel male, visto il puntuale finire travolto da shitstorm social quantomeno evitabili).
Oggi sinonimo di magniloquenza hollywoodiana d’altri tempi, carico di progetti uno più tronfio e complesso dell’altro, val la pena ricordare quando, per un periodo relativamente breve della propria infinita carriera, l’autore fu outsider: dai primi film con Corman, passando per i documentari brevi fino al trionfo a Cannes, Scorsese fu sinonimo di indipendenza al sistema-Hollywood, figura controversa di un cinema dostoevskiano, europeo, paradossalmente meno vendibile di quello di tanti amici e colleghi (De Palma, Coppola, lo stesso Spielberg) che oggi ne ammirano gli incassi intramontabili.
Taxi Driver è oggi su Netflix, ed è il capolavoro di questo Scorsese (e di Paul Scharder, altro grande vecchio ancora in piedi) – dunque del miglior Scorsese, e del miglior cinema americano della sua decade.
Se volete altri consigli, potrete trovare qui la puntata precedente della rubrica dedicata ai film da vedere su Netflix!