7) Bane, Tom Hardy, Il cavaliere oscuro – Il ritorno
Sebbene i fan non l’abbiano amato troppo, è fuori da ogni discussione che il Bane di Tom Hardy sia esattamente quello che veniva richiesto per la parte. In ogni inquadratura è infatti imponente, minaccioso, sicuro di sè. Ogni singola azione sembra essere studiata a tavolino, senza mai dare segni di fretta o frenesia.
Il design scelto da Nolan, la maschera, la voce modificata. Ogni aspetto concorre a dare a Bane quel senso di furiosa ma allo stesso tempo insormontabile montagna di muscoli e rabbia che la nemesi di Batman incarna perfettamente in questo film.
6) L’Enigmista, Jim Carrey, Batman Forever
Se lo scopo di un villain è quello di essere totalmente fuori di testa, avere piani contorti, andare continuamente sopra le righe e vestirsi di verde brillante e con capelli rosso pomodoro, beh, chi meglio di Jim Carrey? L’attore canadese dà tutto sè stesso in questa prova di assoluto talento e follia tenendo sulle spalle il carico di un film mediocre ma che è divenuto un cult quasi esclusivamente grazie a lui.
Il più grande merito che va riconosciuto a Joel Schumacher è quello di aver lasciato andare il suo attore a ruota libera. Cosa che Carrey apprezza e lo mostra in ogni singolo aspetto. Esagerato? Assolutamente. Fuori di testa? Senza dubbio? Meraviglioso e indimenticabile? Potete giurarci.
5) Due Facce, Aaron Eckhart, Il Cavaliere Oscuro
In un film assolutamente dominato dal Joker di Heath Ledger, Aaron Eckhart si ritaglia uno spazio fondamentale rendendo il suo Due Facce molto più che perfetto. Non avremmo potuto metterlo più in alto semplicemente perchè il tempo da villain sullo schermo è decisamente ridotto. Tuttavia ogni singolo secondo che appare in scena è una goduria per ogni spettatore.
Furioso, scaltro, cattivo. Harvey Dent diventa quello che è destinato ad essere e lo fa in un modo talmente potente e oscuro da far entrare di diritto la sua prova tra le migliori degli ultimi anni. Una performance asciutta, spietata e concreta. Forse la miglior interpretazione della carriera di Eckhart in un personaggio che ha reso semplicemente immortale.
Una delle prove attoriali più grottesche ma allo stesso tempo perfette della storia del cinema. Danny DeVito è semplicemente disgustoso nel suo ruolo. Il suo modo di muoversi, di parlare, di mangiare pesce crudo. il design raccapricciante che Burton gli ha costruito sopra, con chele al posto della mani e naso spropositatamente gigantesco. Tutto concorre a renderlo quasi più una creatura ripugnante che un essere umano.
Batman Returns è uno dei migliori cinecomic mai realizzati. Nessuno ha dubbi su questo. E il motivo fondamentale di questo livello raggiunto dal film è l’incredibile perfetta fusione tra il mondo gotico voluto da Tim Burton e il grottesco aspetto del suo villain principale. Un attore che riesca a rendere così disgustoso ma allo stesso tempo indimenticabile un personaggio è merce rara. Danny DeVito è uno di questi.