Un chitarrista che avrebbe dovuto (e potuto) diventare leggendario
Ma con l’aumentare del successo i RHCP s’immergevano sempre più purtroppo nelle droghe. Eroina e cocaina specialmente erano le fedeli compagne dei loro esplosivi show e anche delle sessioni di registrazione degli album. Risultato: una dipendenza che aveva iniziato presto a coinvolgere tutti quanti, Slovak in particolare.
Con l’uscita del loro terzo album, The Uplift Mofo Party Plan, e del conseguente tour, sia Kiedis che Slovak, entrambi gravemente dipendenti da eroina, avevano deciso di smettere. Una decisione ovviamente non facile da attuarsi e che, infatti, durante quel tour stesso aveva richiesto un prezzo alto.
Slovak, soffrendo di astinenza, s’era dimostrato incapace di suonare per una data e di conseguenza era stato temporaneamente sotituito con DeWayne McKnight, chitarrista storico dei Parliament Funkadelic. Inizialmente la band era più preoccupata della salute di Kiedis che di quella di Slovak, perché la dipendenza del cantante era ben più evidente mentre quella del chitarrista veniva da lui nascosta.
Arriviamo quindi ai tragici eventi del 1988. Dopo il tour Slovak si era isolato, senza farsi più vedere da nessuno nel tentativo di ripulirsi completamente. Un tentativo purtroppo finito male: il 25 giugno 1988 moriva nel suo appartamento di Los Angeles; e non ci sono dubbi: trattavasi di overdose da eroina.
La sua morte avrebbe aleggiato per anni sopra la carriera della band, ri-emergendo nei testi e nelle atmosfere di canzoni come Knock Me Down, Taste the Pain, My Lovely Man e Otherside. In seguito alla sua scomparsa Jack Irons avrebbe lasciato il gruppo per sempre, mentre Anthony e Flea avrebbero proseguito solo con estrema difficoltà. Kiedis non si sarebbe presentato al funerale dell’amico.
Come sappiamo, poi la storia è andata avanti e il nome di Slovak è stato progressivamente eclissato da quello di Frusciante, gigante della chitarra moderna. Ma, lo stesso John ricorda: “Ho imparato tutto quello che mi serviva di sapere per suonare bene con Flea [e] studiando il suono di Hillel; e poi ho preso tutto da lì”.