Will Smith si è scusato con i vertici dell’Academy in videochiamata

Secondo quanto riportato da Variety, Will Smith si è scusato ufficialmente con l'Academy attraverso una videochiamata su Zoom

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Will Smith si è incontrato in una videochiamata Zoom con il presidente dell’Academy David Rubin e il CEO Dawn Hudson per chiedere ufficialmente scusa di quanto accaduto durante la notte degli Oscar. L’attore ha colpito con uno schiaffo il comico Chris Rock a causa di una battuta fatta sulla moglie della star Jada Pinkett. I dettagli della chiamata non sono ancora stati resi noti. Tuttavia da ciò che è emerso dalle varie fonti dell’autorevole sito, i capi dell’Academy si sono detti davvero indignati con l’attore e stanno valutando il da farsi. Tant’è vero che poco dopo questa conversazione, l’organizzazione che comanda gli Oscar ha fatto sapere ufficialmente di aver iniziato un un processo disciplinare contro l’attore.

Il Consiglio ha avviato oggi un procedimento disciplinare contro il signor Smith per violazioni degli standard di condotta dell’Academy. Questi includono contatti fisici inappropriati, comportamenti offensivi o minacciosi e compromissione dell’integrità dell’Academy – si legge nella dichiarazione ufficiale riportata da CNN.

Nella nota afferma anche che a Will Smith è stato chiesto di lasciare la cerimonia dopo l’incidente e che lui “ha rifiutato”. L’Academy ha affermato che “avremmo potuto gestire la situazione in modo diverso”.

Le azioni del signor Smith al 94esimo Oscar sono state un evento traumatico e profondamente scioccante a cui assistere di persona e in televisione. Signor Rock, ci scusiamo con lei per quello che ha vissuto sul nostro palco e grazie per la sua resilienza in quel momento. Ci scusiamo anche con i nostri candidati, ospiti e spettatori per ciò che è accaduto durante quello che avrebbe dovuto essere un evento celebrativo.

Un’altra riunione del consiglio disciplinare è prevista per il 18 aprile. In quella data “l’Academy potrà intraprendere qualsiasi azione disciplinare contro Smith. Questa può includere la sospensione, l’espulsione o altre sanzioni consentite dallo Statuto e dagli standard di condotta“.

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