Continuano la scia di polemiche relative a Pietro Diomede. Il comico infatti è stato escluso dalla prossima puntata di Zelig dopo una battuta davvero di pessimo gusto su Carol Maltesi la 26enne uccisa e fatta a pezzi nella sua casa nel Milanese dal vicino di casa Davide Fontana (qui tutti i dettagli). Intervistato da Fanpage, il comico ha infatti spiegato di non essersi pentito di quelle parole.
Il riferimento di Diomede è ad un post di Alessandro Gassman che lo invitava a vergognarsi.
Andando avanti con l’intervista, Pietro Diomede ha poi tentato di spiegare l’idea dietro al suo umorismo.
Le mie battute si basano su luoghi comuni che tutta l’Italia ha. Se uno legge le mie battute, io tratto i napoletani, i leghisti, i siciliani i veneti e i piemontesi nella stessa misura. Poi per i napoletani è un altro discorso, probabilmente essendo più permalosi, quel tipo di reazione suscita più clamore
Infine il comico ha parlato della sua rezione all’esclusione da Zelig ad opera del direttore artistico Giancarlo Bozzo e ha spiegato come, in fin dei conti, tutta questa storia abbia aumentato la visibilità di entrambi.
È la cosa che mi ha detto lui quando mi ha comunicato che non mi avrebbe fatto salire sul palco. E io ho detto va bene, d’altra parte lui è il direttore artistico. L’unica cosa che mi ha dato fastidio è che poi ha pubblicato un post a proposito di Pietro Diomede e ha pubblicizzato l’evento elencando i ragazzi che si sarebbero esibiti al posto mio. Quella è una cosa che avrebbe potuto evitare, per il buon gusto, eh, solo per quello, visto che parliamo di buon gusto. Però il capo è lui
Io credo che il problema non sia la battuta. Diciamo che ci siamo fatti tutti una bella pubblicità , sia io che Zelig. Di mattina era in tendenza Zelig, il pomeriggio io. Uno a uno, palla al centro