Una delle più famose leggende metropolitane nel mondo dei videogiochi di Mario riguarda il povero Luigi
Luigi’s Mansion, il famoso titolo tutto dedicato al minore dei fratelli Mario uscito nel 2001 per Nintendo GameCube, è già celebre di per suo come gioco particolarmente “creepy”, specie per gli standard della saga. Ma le cose si fanno veramente intense quando si va a parlare di questa famosa leggenda metropolitana: quella di Luigi impiccato.
Di che cosa parliamo? Di un’immagine particolarmente “dank” che per vent’anni ha portato fan ed appassionati ad interrogarsi sull’inserimento nel gioco di un contenuto particolarmente grottesco e disturbante. Materiale da Creepypasta, insomma. Ecco di che cosa si tratta.
In un momento verso la fine del gioco Luigi raggiunge una stanza nella quale deve mettersi in ascolto di un telefono. Niente di inquietante, se non che mentre l’idraulico baffuto se ne sta di spalle con la cornetta in mano, un fulmine illumina la stanza e a quel punto la vediamo. Sì, sembra davvero l’ombra di Luigi ma “pendente”, come se fosse impiccato.
Per molto tempo questo è stato uno dei contenuti videoludici più discussi in quanto a stranezze; e specie se pensiamo che ci troviamo comunque in un gioco rivolto alla giovane età e alle famiglie, certo non in Silent Hill o in Resident Evil! In ogni caso, basta compiere una piccola ricerca per scoprire come la leggenda di “Luigi impiccato” nasca da un semplice glitch.
L’angolo basso della telecamera in quel momento del gioco, unito alla dinamica in-game dell’effetto luminoso del fulmine, creano questa immagine particolare. Un’immagine che in molti, complice l’atmosfera cupa e tenebrosa del gioco, non hanno avuto difficoltà ad interpretare come un easter egg particolarmente raggelante.
Non solo: in tanti hanno teorizzato una spiegazione relativa all’ombra inquietante e alla natura stessa della storia. Come in un film di M. Night Shyamalan, secondo questa teoria, l’ombra di Luigi impiccato sarebbe in realtà ad indicare che nel gioco il povero idraulico sarebbe sempre stato morto, fin dall’inizio. E che gli eventi che vediamo stanno avendo luogo per lui nell’aldilà.
Sappiamo che negli anni e nelle decadi molti videogiochi hanno sfruttato sorprese ed easter egg preparati dai programmatori per far parlare di sé ancora di più e per rendersi molto più interessanti. Pensiamo solo al G-Man di Half Life, tanto per fare un esempio. Ma ci riesce davvero difficile, in questo caso, credere che gli sviluppatori Nintendo si siano spinti tanto in là con uno scopo tanto improbabile.
Comunque sia importa poco perché nella remaster del gioco uscita su Nintendo 3DS nel 2018 (e sviluppata da Grezzo), il glitch è stato ad ogni buon conto corretto. Insomma, si tratta di una storia da brividi che ha preso vita nei meandri dell’Internet; ma alla quale non va data più credibilità di quanta se ne possa dare a quella della Sindrome di Lavandonia.
