Zerocalcare è sicuramente uno degli uomini di spettacolo più in voga nell’attuale panorama italiano. Il fumettist romano ha da sempre preso posizione nelle sue opere sugli argomenti che gli stanno a cuore, specialmente di natura politica. Parlando con Il Corriere della Sera ha voluto tuttavia spiegare un elemento relativo alla sua personalità, ovvero il fatto di non essere un pacifista.
Non sono pacifista – spiega l’autore di Strappare Lungo i Bordi. Mi schiero contro alcune guerre, ma non sono per la non-violenza a tutti i costi. Ci sono anche le guerre di liberazione, no? I curdi stessi sono in guerra. Quanto al buonismo… Non ci trovo nulla di bello nel dirsi cattivo, ma non cerco di essere buono a tutti i costi
Andando avanti il fumettista ha spiegato il motivo per il quale non ha preso posizione sulla guerra in Ucraina attualmente in corso.
Tanti mi chiedono: “Perché non dici o non disegni la tua sull’Ucraina?”. Ma io ho difficoltà a dare risposte tranchant e diffido di chi lo fa. Il fatto stesso che io mi debba barcamenare in questa cosa dà l’idea di quanto ci informiamo male. C’è chi crede di potersi fare un’opinione seguendo un influencer! Oppure chiedendo a me! Ma io non ho gli strumenti per fare un’analisi geopolitica, posso solo ripetere quello che ho letto. Ma ci si dovrebbe informare con la complessità, non con la semplificazione
C’è chi dice che bisogna dare armi agli ucraini, e chi dice che dare armi è sbagliato perché non bisogna alimentare il conflitto. In entrambe le posizioni riconosco qualcosa di eticamente valido. Ma bisogna pensare alle conseguenze, che sarebbero in ogni caso pesantissime. Sta lì, il dilemma. E chi non se lo pone è superficiale oppure è un pezzo di merda. Su questo tema, ho più bisogno di ascoltare che di essere quello che si pronuncia
Che ne pensate di queste parole di Zerocalcare?
