L’uomo che esprime la delusione meglio di chiunque altro
“L’esperienza di essere un meme è umile e spaventosa al tempo stesso” dice Akthar riguardo alla sua continua notorietà, che dopo tre anni non accenna a calare. Al riguardo usa anche l’espressione “jaw-dropping” (da far cascar la mascella; noi diremmo: “a bocca aperta”). Dopo un primo momento di esitazione, racconta, ha iniziato ad “abbracciare” la sua inaspettata notorietà, condividendo lui stesso i meme che gli piacevano di più.
Ne vediamo qui sotto alcuni esempi, molto divertenti e piuttosto “basic”; questo considerando il livello di layering che i meme hanno raggiunto nell’arco degli ultimi anni, specie quelli più sofisticati. Come possiamo vedere la foto è sempre quella e viene decorata da semplici didascalie che descrivono una situazione o un’interazione tra due o più “attori”.
Di solito la comicità è tratta da un comportamento assunto alla lettera, di fronte al quale la reazione suddetta di disappunto è d’obbligo. Si tratta di un disappunto che riguarda più l’assurdità incredibile della situazione, e risale alla partita di cricket stessa. La reaction riguardava infatti una “Dolly Catch”, una presa nel cricket considerata facilissima ma che il giocatore, in quell’occasione, aveva mancato.
Oggi Sarim Akhtar vive con la moglie e due figli a Londra. La notorietà gli ha portato, com’è comprensibile, qualche bel quattrino; e lui stesso scherza su come la moglie lo rimproveri quando gli capita di fare interviste o attività social che non abbiano un’immediata ricaduta monetaria. In ogni caso è probabile che, con gli anni, il meme di cui è protagonista venga ricordato ben più di quanto lo sarà lui in persona.