La furia di un uomo – Wrath of Man, nuovo film di Guy Ritchie, rappresenta il quarto capitolo del proficuo sodalizio tra il regista britannico e Jason Statham. L’attore ha infatti iniziato la sua carriera nel 1998 proprio in un film di Ritchie, Lock & Stock – Pazzi scatenati. Da quel momento in poi i due avrebbero collaborato in The Snatch e in Revolver. A distanza di 16 anni tornano insieme per un action dai ritmi serrati e che esalta le caratteristiche migliori dell’attore inglese.
In questo film Statham interpreta infatti H., un uomo ombroso, scontroso, che inizia a lavorare in un’agenzia che si occupa di trasferire denaro. Sebbene arrivi sottotraccia, dopo non molto mostrerà una spiccata abilità nell’uso delle armi e una glaciale freddezza in momenti di grande pericolo. Ben presto si scoprirà che H. non è quello che gli altri pensano che sia.
Trama
H. è un uomo diffidente che arriva a lavorare come guardia a bordo dei furgoni portavalori. Durante una rapina mostrerà delle strepitose capacità e precisione con la pistola, cosa che metterà in allamre i suoi colleghi che fino a quel punto lo avevano decisamente sottovalutato. Col passare delle scene verremo a conoscenza del suo passato e del motivo per il quale ha deciso di lavorare proprio per quell’agenzia. La furia di un uomo – Wrath of Man seguirà dunque un’escalation di violenza e sangue fondamentale a H. per ottenere la vendetta che si è prefissato e per placare la sua furia che dà il titolo al film.
Cast
Jason Statham: Patrick “H” Hill
Scott Eastwood: Jan
Jeffrey Donovan: Jackson
Josh Hartnett: Dave “Boy Sweat” Hancock
Holt McCallany: Haiden “Bullet” Blaire
Andy García: agente King
Eddie Marsan: Terry
Laz Alonso: Carlos
Lyne Renée: Kirsty
Alex Ferns: Sticky John
Raúl Castillo: Sam
DeObia Oparei: Brad
Rob Delaney: Blake Halls
Post Malone: ladro
Trailer
La furia di un uomo – Wrath of Man: Recensione [NO SPOILER]
Ritchie in questo film decide di creare una storia centrata totalmente sull’action, lasciando in secondo piano la trama che risulta semplice, a tratti banale. Non sono presenti infatti grandi colpi di scena se non l’ultimo che comunque inficia molto poco sulla qualità generale della sceneggiatura. Si tratta di un revenge movie dai risvolti abbastanza scontati e prevedibili. I personaggi sono tutti abbastanza piatti e poco sviluppati, compreso lo stesso protagonista. L’H. di Statham è infatti freddo, glaciale, scontroso, cattivo.
Ogni sua azione non esce mai dallo spettro emotivo derivante da queste caratteristiche se non nelle pochissime interazioni che gli vediamo fare con il figlio. Non accenna mai ad un sorriso ed anche il modo che ha di rapportarsi con i suoi sottoposti è abbastanza stereotipato. Di spalle quasi sempre, ostentando sicurezza ed emanando un’aura da vero duro senza fronzoli che non lo abbandona mai. Anche per quanto riguarda i personaggi di contorno il discorso non cambia. Tutte le loro personalità sono semplicemente figlie del ruolo che Ritchie ha deciso per loro. Il cattivo principale con la cicatrice sull’occhio, la spalla fifona che trema ad ogni pericolo salvo poi tentare di redimersi nel finale. Ognuno di loro è un semplice ruolo che serve a raccontare una storia, nulla di più.
Tuttavia si tratta di una scelta ben precisa del cineasta britannico che è onesto col suo pubblico. La furia di un uomo – Wrath of Man è infatti un film action, senza fronzoli e nel quale l’attenzione deve essere posta sulla violenza e su pochi concetti base che servono a giustificarla. La divisione in capitoli è fondamentale per dare un contesto alle azioni e ai vari flashback necessari alla comprensione. Si tratta di un modo furbo per preparare il terreno al climax di violenza finale. Ma attenzione, Ritchie sa quello che fa e la sua mano registica è presente nel film riuscendo ad esaltare ciò che appare su schermo.
La scelta ad esempio di mostrare la stessa scena, nodo focale del plot, tre volte da diversi punti di vista è un modo scaltro e rapido per mettere sullo scacchiere tutte le varie pedine senza dover ricorrere a linee di dialogo che in questo film il regista evidentemente non vuole inserire. Inoltre lo stile inconfondibile di Ritchie, fatto di tagli frenetici e movimenti rapidi, esalta questo tipo di narrativa, portando lo spettatore fin dentro il film facendolo sentire quasi fosse sul campo di battaglia. Il ritmo di tutta la narrazione è frenetico, senza pause e lascia col fiato sospeso sebbene non ci siano momenti di reale tensione emotiva.
Gli attori sono tutti davvero eccellenti nelle loro parti. Sebbene, come detto, nessun personaggio sia realmente approfondito, gli interpreti danno il massimo in ogni frangente riuscendo a rendere credibili contesti davvero molto fantasiosi. Scott Eastwood ad esempio, degno figlio di suo padre, è davvero perfetto nel suo ruolo. Deve essere un cattivo e allora in ogni momento è sempre totalmente e immancabilmente cattivo. Stesso discorso, ovviamente per Jason Statham che non cambia mai espressione e assolve a pieno al suo ruolo di eroe senza paura e che terrorizza chiunque solo con lo sguardo.
La furia di un uomo – Wrath of Man è un compendio abbastanza fedele dell’idea che Guy Ritchie ha di cinema action inserito in una narrazione senza i colpi di scena e le trame grottesce ma intricate alle quali ci ha spesso abituato. Ogni elemento è così esagerato da rendere il tutto godibile e perfettamente accetabile. Una volta infatti che lo spettatore viene a patti col regista e accetta la natura del film non potrà che divertirsi.
Davvero rimarchevole, parlando di messa in scena, è la sequenza finale del dove il cineasta spara (è davvero il caso di dirlo) tutte le sue cartucce. Fornendo ai criminali una sorta di corazza invalicabile li fa apparire quasi come dei robot che servono, neanche a dirlo, ad esaltare anche di più le capacità e la furia del protagonista H. Se gli altri vengono spazzati via come moscerini, lui persiste e, divenendo la più classica delle one man army, tiene testa a un’intera squadra di spietati avanzi di galera.
Anche la fotografia e la colonna sonora sono tutte focalizzate sullo scopo che Ritchie vuole perseguire. Niente giochi di colore o palette particolari. Ogni elemento è sempre perfettamente visibile in modo da permettere alle scene di essere godute a pieno. Unica eccezione è la sequenza di apertura dove il filtro che serve a evidenziare lo stordimento dei protagonisti è fondamentale per la comprensione del tutto. La colonna sonora rock di Chris Benstead risuona infine potente in ogni scena e accompagna lo spettatore nel crescendo di azione e lo porta per mano fino all’inevitabile scontro finale.
Insomma se vi aspettare di vedere un film intenso dal punto di vista emotivo, complesso e fatto di personaggi sfaccettati e carismatici, La furia di un uomo – Wrath of Man non è il film che fa per voi. Ma se vi interessano 2 ore di azione serrata, ben diretta e interpretata in modo eccelso, beh, non potete perdervelo.