Grimes voleva dirigere Dune prima di Villeneuve: ecco come e perché

Italian singer-songwriter Francesco De Gregori, Rome, Italy, 1992. (Photo by Luciano Viti/Getty Images)
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Grimes si era candidata come regista per il nuovo Dune, quello poi diretto in due parti da Denis Villeneuve

A dirlo così, fa un po’ ridere e un po’ lascia perplessi. Grimes, cioè la cantante canadese Claire Boucher, che dirige il moderno adattamento di Dune, il romanzo di Frank Herbert già affrontato da David Lynch negli anni ’80. Film poi (per fortuna) realizzato dall’infallibile Denis Villeneuve, che ne ha tratto il capolavoro che sappiamo.

E se fosse stata lei a realizzarlo? Parliamo della stessa Grimes che qualche mese fa non vedeva l’ora di farsi impiantare il Neuralink nel cervello; che ha venduto all’asta un pezzo della sua anima; che ha chiamato i suoi figli X Æ A-12 e Exa Dark Sideræl. Eppure a scavare nel passato dell’artista si scopre che l’idea di una sua regia dietro il nuovo Dune non sarebbe stata così assurda.

Il suo primo album, pubblicato nel lontano 2010, si intitolava infatti Geidi Primes ed era appunto un concept basato sullo stesso romanzo, Dune. Su toni molto diversi rispetto a quelli hyper-dark pop che adotta oggi, ai tempi la cantante esplorava i passaggi di Dune con accorti motivi elettronici in bilico tra sperimentazioni IDM e pop oscuro e alternativo pensato per un pubblico di “nerd”.

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Qualcosa che, già all’epoca, la rendeva assolutamente all’avanguardia rispetto al resto della scena musicale. E poi bé, basta dare un’occhiata a tutto quel che ha fatto in seguito per apprezzare comunque uno stile unico e originale, che a Dune certamente avrebbe portato il suo (seppur bizzarro) contributo.

Anche se non ha diretto il film Grimes è stata comunque coinvolta nella promozione dello stesso via social; almeno finché lei non si è fatta una foto mentre leggeva Il Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels, una piccola frecciatina verso l’ex e miliardario Elon Musk. Ma Warner Bros. ha giudicato la cosa molto controversa, e l’ha esclusa da ogni mossa promozionale.

In ogni caso, la cantante ha affermato di aver infine molto apprezzato il lavoro di Villeneuve: “Stavo piangendo a dirotto per tutto il film. So semplicemente che X [il figlio X Æ A-12] dovrà passare attraverso tutta questa merda incasinata che rispecchia le persone alla Paul [Atreides]“. Vogliamo darle torto?

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Fonte: Screen Rant

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