Tutti i Film di Batman classificati dal Peggiore al Migliore [LISTA]

L'uscita di The Batman non può che farci ripensare l'intero Universo DC legato a The Caped Crusader, il Vendicatore mascherato, l'Uomo pipistrello. Un oscuro universo filmico che trova origine tra il 1964 e il 1966, si moltiplica attraverso gli anni 80, 90 e 2000, per trovare infine il volto di Robert Pattinson. Ecco la classifica definitiva dei Batman secondo La Scimmia.

Batman
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The Batman di Matt Reeves nel suo secondo weekend da record supera quota 60 milioni negli Stati Uniti e 6 milioni di incassi solo in Italia. Per questo, dopo la nostra recensione in anteprima del nuovo film con Robert Pattinson, non potevamo che cedere alla tentazione… Ecco allora tutti i film del DC Extended Universe ufficialmente legati a Batman, classificati dal peggiore al migliore.

Se quella dei migliori Batman rappresenta una Top decisamente arbitraria, abbiano voluto stabilire delle coordinate, dei parametri essenziali che ci aiutino a ripensare l’Universo Batman dal 1966 al 2022. Questo sia in termini di rimandi interni alla saga cinematografica, sia in termini di relazione tra questo oscuro, dissonante multiverso filmico e la storia dei cinecomic in genere.

Tecnicamente, l’intuizione di trasfigurare la figura di Batman, proiettare la sua icona dalle pagine degli albi a fumetti ad una nuova dimensione cinematografica, perché divenisse il primo vero supereroe di celluloide, appartiene a Andy Warhol. Nel 1964, infatti, ben prima della celebre serie televisiva diretta da Leslie H. Martinson, Warhol girava il cortometraggio Batman/Dracula.

Batman: Breve storia di una rivoluzione dal ’66 a oggi

Se a questo punto siete curiosi, Batman/Dracula e i suoi trentasei minuti di cinema underground fortemente sperimentale – prodotti da Warhol con la complicità di Lou Reeed, The Velvet Underground e gli attori della Factory, pur senza alcuna autorizzazione da parte della DC Comics – sono a vostra disposizione gratuitamente a questo link You tube.

L’associazione tra Batman e il Conte Dracula, The Undead, non è affatto casuale. Dracula risulta agli atti come il secondo personaggio più rappresentato nel corso della Storia del Cinema intera. Al primo posto resta saldo Sherlock Holmes, il detective creato da Sir Arthur Conan Doyle. Segue il Dracula creato da Bram Stoker con oltre 150 lungometraggi e un numero imprecisato di produzioni tv.

E anche in quest’occasione, Andy Wharol aveva visto molto oltre le mode, il momento e perfino lo spirito del ‘900. Quel super-eroe DC, detto The Caped Crusader, il Vendicatore mascherato, poi in terra italica Uomo pipistrello, avrebbe aperto una nuova pagina di Storia del Cinema e del costume.

Batman : The Movie arriverà ufficialmente nel 1966. Ma da quel momento, attraverso Batman, i supereroi e il fumetto aveva fatto ufficialmente il loro ingresso nel mondo del Cinema. La parola che definisce il genere, cinecomic, non era ancora stata inventata. Ma certo il multi-miliardario Bruce Wayne e il suo alter ego alato erano destinati a una vasta fortuna.

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Neanche uomo è un termine casuale. Nella primissima generazione dei super-eroi a fumetti, infatti, tra i vari Superman e Spider-Man, Batman era una figura totalmente sui generis. Non era un essere alieno, non possedeva super-poteri, eppure la sua figura restava ugualmente generata da un trauma, un incidente, la tragica casualità che trasforma per sempre la vita e la natura di un bambino.

Qual’è allora il parametro essenziale di questa classifica? La rivoluzione, il punto di rottura, le modalità scelte dal regista, gli autori, gli interpreti di questi film per rifondare il mito – quello di super-orfano che mette a punto i suoi stessi poteri, le sue armi, il suo costume, e diventa così artefice del proprio destino – riscrivendo i confini di un immaginario che ormai sembra potenzialmente infinito.

Ciascuno di questi film riuscirà a suo modo a introdurre degli elementi di novità. Di volta in volta i nostri eroi si troveranno a prelevare dagli archivi della DC Comics delle storie, quindi tradurre in termini cinematografici una trama, un intreccio. Spesso, finiranno perfino per ripercorrere le stesse tracce.

Eppure, nel conflitto tra i super-villain, Bruce Wayne e Batman, l’Uomo pipistrello saprà sempre riaffermare la sua natura. Di volta in volta finirà per prevalere l’immagine dell’eroe di Gotham oppure quella del vendicatore, del vigilante, dell’essere dalla forza di volontà soprannaturale oppure il tormento di un semplice essere umano.

Eppure, in un universo (o multiverso) tanto eterogeneo, che si sviluppa ormai nell’arco di oltre 50 anni di Cinema, ogni Batman sembra riaffermare sistematicamente la stessa essenziale verità. Ovvero, quella del più post-moderno tra i super-eroi.

Per approfondimenti non possiamo che rimandarvi a questo punto a un grande classico, L’alieno e il pipistrello. La crisi della forma nel cinema contemporaneo di Gianni Canova, pubblicato nell’anno 2000 e oggi edito da Bompiani.

E noi, nel frattempo, iniziamo la nostra classifica di #BatmanLovers dal più epico dei fail.

11. Batman vs. Superman : Dawn of Justice di Zack Snyder (2016)

batman superman
Beb Affleck in Batman vs. Superman di Zack Snyder

È possibile che sul Miglior Batman, alla posizione numero uno, finiremo per discutere e per scannarci oggi, così come nei secoli dei secoli a venire. Eppure, quando si parla del Peggiore dei Batman, o meglio sul peggior film legato a questo immaginario, è probabile che ci si trovi improvvisamente (quasi) tutti d’accordo.

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Fermiamoci perciò a godere per un attimo questo momento unico, quest’istante di pace. Già tra il 2016 e il 2021 è stato lo stesso Zack Snyder a ribellarsi, decidere o forse pretendere di aggiustare il tiro proponendo non una ma ben due nuove versioni della sua Justice League, che poi è naturalmente anche il prossimo titolo di questa classifica.

Con il privilegio del distacco storico è possibile affermare con certezza che Batman vs. Superman sia allora una sorta di incidente di percorso. Un maldestro tentativo di sintetizzare il nuovo realismo della Trilogia del Cavaliere oscuro di Christopher Nolan con l’epica, le iperboli, la tragicità oscura eppure cartoonesca degli originali DC Comics secondo Zack Snyder.

Nel Batman di Ben Affleck resta lo spirito, l’intuizione fondamentale di Christopher Nolan e Christian Bale, ovvero quella di rivelare per la prima volta sul grande schermo l’umanità, il tormento di Bruce/Batman. Ma in questo caso, purtroppo, l’indagine del lato oscuro resta tremendamente superficiale, artificiale, perfino epidermica.

Non è assolutamente detto che quello di Ben Affleck sia il peggior Batman o il peggior Bruce Wayne di sempre, eppure resta sempre netta la sensazione che quel tormento appartenga più all’attore, all’uomo, impegnato a vivere una fase di particolare difficoltà professionale e umana, che non al super-eroe che si staglia su grande schermo.

Quanto all’idea di prendere Ben Affleck (Superman) ed Henry Cavill (Superman a.k.a. L’Uomo d’acciaio), riunirli in uno scontro tra titani, anzi letteralmente uno scontro tra gladiatori, il risultato è ineluttabilmente inverosimile, forzato, commerciale nel senso più basso e deteriore del termine.

A questo esperimento di epica kitch resta allora un unico primato. Quello di essere un film tanto brutto che, per gli affezionati, resta comunque unico al mondo. Una di quelle opere così orripilanti che, per qualcuno, travalica perfino il confine col sublime.