10 canzoni sulla paura di una guerra nucleare [VIDEO]

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Scena tratta dalla serie The Man in the High Castle
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Dieci brani del passato che paventavano l’esplosione di un tragico conflitto nucleare

L’idea di un potenziale conflitto nucleare ci spaventa da ormai più di mezzo secolo. Come quindi ogni altra paura dell’uomo, l’arte non si è tirata indietro nel corso di queste decadi dal cercare di interpretare ed esorcizzare questa paura come meglio possibile. E la musica in primis ha affrontato l’agomento, anche in ambito “pop”, infinite volte.

Gli anni ’70 e ’80, in particolare, hanno portato con sé infinite espressioni di preoccupazione per una potenziale “fine del mondo” causata da uno squilibrio tra le grandi potenze in oriente e occidente, l’URSS e gli USA. Una preoccupazione che oggi, purtroppo, ci troviamo di nuovo a dover affrontare (anche se in una maniera diversa).

Ecco quindi dieci tra le più celebri canzoni che tra vari generi e stili hanno preso di petto questo tema, inquadrandolo nel più complesso contesto della Guerra Fredda o anche solo come spauracchio a sé stante. Dieci brani che possono aiutarci a riflettere, a sentirci meno inquieti e anche (e ci vuole) a distrarci un po’.

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1. OMD – Enola Gay, 1980

Celeberrimo questo pezzo synthpop degli Orchestral Manoeuvres in the Dark. Non serve spiegare a cosa fa riferimento: Enola Gay, come tutti sanno, è il nome dell’aereo che il 6 agosto 1945 sganciò sulla città giapponese di Hiroshima l’unica bomba atomica mai utilizzata in un conflitto. Una strage incredibile, che di fatto mise fine alla Seconda Guerra Mondiale.

2. Sting – Russians, 1986

Utilizzando un tema del compositore russo Sergei Prokofiev, il primo Sting solista affronta l’intensificarsi della Guerra Fredda con toni passionali e razionali. “Spero che anche i russi amino i loro figli”, canta incitando alla ragione e richiamando i nomi di Khrushchev e Reagan. In un verso, come diretto riferimento alla bomba atomica, canta: “Come posso salvare il mio bambino dal giocattolo letale di Oppenheimer?

3. XTC – Living Through Another Cuba

Questo brano dei sottovalutatissimi XTC fa riferimento diretto, su toni post-punk/new wave, alla crisi dei missili di Cuba del 1962, quando il mondo si trovò davvero a un niente dallo scoppio di un conflitto nucleare. Il testo ragiona su come la guerra viene decisa e combattuta dagli interessi dei potenti, e su come ciascuno di noi è piccolo al confronto: “M’ama, non m’ama, sta togliendo spilli da una bomba atomica”.

4. Pink Floyd – Two Suns in the Sunset

Roger Waters non si è mai tirato indietro dal commentare tutto ciò che concerne la guerra e i conflitti armati, avendo perso il padre in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo brano dall’ovvio titolo metaforico (uno dei due “soli” al tramonto non è affatto un sole…) è la punta di diamante di The Final Cut, il suo ultimo album con i Pink Floyd: un concept sull’assurdità della guerra, a partire da quella, contemporanea, nelle Falkland.

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