Pochi giorni fa in Florida è stata approvata la cosiddetta “Don’t Say Gay”. Si tratta di una norma che vieterà la discussione in classe sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere nelle scuole primarie dello stato. Il CEO di Disney Bob Chapek ha voluto prendere le distanza da questa norma esprimendo l’incrollabile impegno di Disney nei confronti del comunità LGBTQ.
In termini di comunità , siamo e continueremo a essere leader nel supportare le organizzazioni che difendono la diversità – si legge nel promemoria pubblicato da Variety. Nel 2021 abbiamo fornito quasi 3 milioni di dollari per sostenere il lavoro delle organizzazioni LGBTQ+. E abbiamo una lunga storia nel supportare eventi importanti come le parate del Pride
Tuttavia queste parole hanno scatenato una risposta da parte dei dipendenti di Pixar appartenenti alla comunità LGBTQ. Questi affermano che i dirigenti aziendali di Diney hanno chiesto tagli a “quasi ogni momento di affetto apertamente gay… indipendentemente dalle proteste messe in atto da parte di sia i team creativi che la leadership esecutiva della Pixar
Noi alla Pixar abbiamo assistito personalmente a storie bellissime, piene di personaggi diversi, che tornano dalle revisioni aziendali Disney ridotte in briciole – si legge nella lettera scritta dai dipendenti. Anche se la creazione di contenuti LGBTQ è la risposta per correggere la legislazione discriminatoria nel mondo, ci è stato impedito di crearli
Ad oggi, la Pixar ha incluso solo una piccola manciata di personaggi LGBTQ nei suoi lungometragg. In particolare il film fantasy del 2020 Onward, presenta un agente di polizia ciclope di nome Spectre, doppiato da Lena Waithe. La sessualità del personaggio viene riconosciuta solo di sfuggita, quando dice: “Non è facile essere un nuovo genitore – la figlia della mia ragazza mi ha fatto strappare i capelli, ok?”. Nello stesso anno, Pixar ha pubblicato un cortometraggio Out su un uomo gay che lotta per fare coming out con i suoi genitori.
Cosa ne pensate?