Cameron Diaz negli anni ’90 è stata sicuramente una delle attrici più amate al mondo. Nel corso del tempo ha piano piano abbandonato sempre di più le scene fino a lasciare totalmente il mondo di Hollywood, decidendo di ritirarsi nel 2018. Ora conduce una vita molto diversa della quale ha voluto parlare in un’intervista rilasciata al podcast di BBC Michelle Visage’s Rule Breakers. La star di The Mask ha raccontato di sentirsi ora libera e ha anche parlato degli anni del suo successo nel quale la sua bellezza è stata fin troppoo oggettificata.
[Negli anni ’90] C’erano ancora parametri stringenti – ha detto. C’era ancora una misoginia pesante, pesante. Il livello di sfruttamento dei poteri, ha gravato sull’intero settore. La cosa normale da fare ridere ed essere in grado di sopravvivere indenne. Partecipare abbastanza da far sentire tutti accuditi ma non diventare una vittima in quella posizione. Ora è molto diverso. Di certo non ho fatto quanto si potrebbe fare ora a causa della consapevolezza di tutti con il #MeToo
La Diaz ha continuato spiegando che questo era il motivo per cui voleva lavorare a film “anti-fiabe” come Shrek e Charlie’s Angels , grazie alla loro attenzione alle “donne toste” e all’empowerment femminile.
La fama è infantilizzante – ha ammesso, aggiungendo che essere sotto gli occhi del pubblico l’ha vista costantemente coccolata da persone che non le avrebbero mai permesso di fare nulla per se stessa. Toglie molto il tuo senso di autonomia e la capacità di prenderti cura di te stesso
Per quanto riguarda il modo in cui si sentiva oggettivata dalla società, la Diaz ha rivelato che gli anni di costante oggettivazione rendevano “difficile non guardarsi e giudicarsi rispetto ad altri indicatori di bellezza”.
Sono stata una vittima di tutta l’oggettivazione e lo sfruttamento della società a cui sono soggette le donne – ha ammesso. In certi momenti ci ho creduto io stessa
Ora, dopo aver trascorso anni lontano dai riflettori dell’industria cinematografica, l’attrice ha ammesso che tutta la sua attenzione è rivolta a sua figlia. E questo significa dare davvero poca importanza all’aspetto esteriore.
Ora non faccio nulla per curare la mia bellezza, mi lavo a malapena la faccia. Due volte al mese, se sono fortunata, penso: “Oh, è meglio che mi metta questo prodotto. Se lo metto una volta funziona, giusto? Sono in una fase diversa della mia vita. L’ultima cosa a cui penso ogni giorno, forse per niente durante il giorno, è che aspetto ho
Che ne pensate?