I Peaky Blinders indossavano cappelli diversi nella realtà, spiega l’esperto

Lo storico Carl Chinn ha spiegato la differenza tra i cappelli usati dai Veri Peaky Blinders rispetto a quelli visti nella serie

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Peaky Blinders è sicuramente delle serie più amate al mondo. La storia della famiglia criminale Shelby che terrorizza le strade di Birmingham sta appassionando davvero tutto il mondo anche grazie alla sua forte attinenza alla storia reale della vera banda vissuta in quel periodo. Tuttavia la produzione ha voluto prendersi qualche licenza poetica per motivi narrativi. Tra le scelte fatte che alterano la realtà c’è quella dei cappelli utilizzati ed, in particoalre, quella delle lame di rasoio cucite sulle falde, che la banda usa per accecare i nemici. A spiegare il tutto è arrivato, parlando al Birmingham Live, lo storico locale Carl Chinn.

È davvero interessante guardare alla versione mitizzata della storia e della realtà – spiega Chinn. Non c’era un vero Tommy Shelby e i Peaky Blinders erano in giro nel 1890, eppure la serie è ambientata negli anni ’20. Per quanto riguarda le lamette da barba? Cominciavano ad arrivare solo dal 1890 ed erano un oggetto di lusso, troppo costoso per essere usato dai Peaky Blinders. E qualsiasi uomo di strada ti direbbe che sarebbe molto difficile dare direzione e potenza con una lama di rasoio cucita nella parte morbida di un berretto. Era un’idea romantica nata nel romanzo di John Douglas, A Walk Down Summer Lane.

Chinn non è l’unico ad avere dubbi circa la mitologia che circonda i cappelli della banda. David Cross, storico del West Midlands Police Museum, ha detto che semplicemente non sarebbero stati pratici.

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Quando colpiscono qualcuno o danno una testata sul naso a qualcuno mentre ne indossano uno, il cappello causerebbe una cecità temporanea alla vittima

Nel frattempo la sesta ed ultima stagione di Peaky Blinders è in questo momento in corso sui canali della BBC. Tuttavia ancora non sappiamo quando sarà possibilie vederla in Italia. Vi terremo ovviamente aggiornati.

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