Un viaggio nell'horror contemporaneo, con una selezione dei migliori titoli usciti dal 2000 ad oggi.
A detta di molti, l’ultimo film firmato Refn è un capolavoro. Molto difficile contestare questa affermazione, soprattutto perché il regista danese ci regala un viaggio visivo attraverso una rilettura moderna del cinema attraverso gli stilemi dell’horror. Qui troverete una spiegazione di tutti i simbolismi che sfrutta Refn per comporre questa vera e propria opera d’arte visiva.
La trama è all’apparenza molto semplice. Jesse è una giovane ragazza appena arrivata in west coast e disposta a tutto pur di sfondare nel mondo della moda. Troverà però non pochi problemi, tra adattamento alla nuova e vita una concorrenza spietata. Un film del tutto al femminile che, quando fu presentato a Cannes, divise in due la platea. Come solo i grandi film sanno fare, in fin dei conti.
Un’altra corrente, o wave per usare un anglicismo, è quella legata a remake e reboot di vari classici dell’horror. Si pensi ai recentissimo Scream, Halloween e addirittura Non Aprite Quella Porta. Prodotti che non sempre (anzi, quasi mai) riescono a dare qualcosa di vagamente nuovo al franchise in questione, o anche solamente a rilanciarlo. In questo contesto troviamo però una vera e propria mosca bianca che risponde al nome di Suspiria.
Un progetto in cantiere per molti anni e che sul finire del primo decennio ha trovato una sua forma. E che forma. Luca Guadagnino reinterpreta e rielabora l’icona firmata Dario Argento, dandogli un tocco personale e molto particolare. Questo Suspiria presta il fianco a molteplici interpretazioni, visione dopo visione. Forse ha l’unica pecca di non essere immediato ma vi lascerà con la bocca aperta.
Eccoci giunti a parlare di una vera e propria triade contemporanea composta da Ari Aster, Robert Eggers e Jordan Peele. Tre maestri che stanno dando linfa vitale ad un horror più autoriale e che si presta meno ai canoni della sua controparte commerciale. Al momento, tutti e tre hanno due film a testa, ampiamente meritevoli di essere menzionati ma soprattutto visti.
Tra questi, la scelta è caduta su Midsommar, ma poteva essere benissimo un altro titolo, tanto sono meravigliosi. Tuttavia, almeno per chi scrive, il film “folk horror” di Aster è forse quello che più raccoglie la via tracciata dai tre registi, guardando ad una molteplicità di aspetti del film horror di oggi.
Qui trovate un breve approfondimento legato proprio a quest’opera a dir poco geniale, uno dei migliori film horror recenti in assoluto.
