Se il primo Scream si presentava come vero e proprio decalogo dell’horror negli anni 90, ecco che il film di Goddard ne raccoglie l’eredità . Forse è ancora troppo presto per capire realmente la portata della sua potenza. Eppure, Quella Casa Nel Bosco riesce a riprendere e reinterpretare quanto Wes Craven aveva esplicitato nella prima apparizione di Ghostface.
Allontanandoci da analisi che porterebbero a inevitabili spoiler, il film presenta una trama classica. Un gruppo di adolescenti si ritrova in una casa sperduta nel bosco per fare la baldoria. Inutile dire che le cose andranno piano piano a complicarsi, con tanto sangue pronto a scorrere e tutto il sovrannaturale del mondo pronto a venir fuori.
Le Streghe di Salem, Rob Zombie, 2012
Regista e musicista, la carriera di Rob Zombie sul set e quantomai controversa. Sebbene i suoi film abbiano sempre registrato un buon successo di pubblico e critica, sono state molte le difficoltà che ha incontrato per una produzione post Le Streghe di Salem. Film ben lontani dall’essere banali, anche quando si è trattato di fare un remake di Halloween.
In questo suo Le Streghe Di Salem, forse il migliore della sua filmografia, ci furono molte polemiche legate alla sua essenza profondamente blasfema. Una storia di streghe che guarda all’ereditarietà del Male, filtrata dagli occhi di Heidi, che poco a poco perderà il contatto con la realtà . Un film in crescendo fino ad un finale tanto delirante quanto oltraggioso.
Fra i molti titoli che girano, uno dei migliori film horror recenti!
Creep, Patrick Brice, 2014
Un altro filone che ha acquisito sempre più importanza nel genere horror è sicuramente il found footage. E Creep forse è il titolo più emblematico, sebbene molti altri vari esempi come The Visit di M. Night Shyamalan o come la web-serie Marble Hornets. Un modo di fare cinema molto particolare che meriterebbe un approfondimento a parte, rilanciato sicuramente da Oren Peli e il suo Paranormal Activity.
Senza divagare troppo, Creep racconta la storia di Aaron, ingaggiato da tale Josef, malato terminale che vorrebbe essere ripreso nei suoi ultimi giorni di vita. I colpi di scena si susseguiranno, fino ad arrivare ad un terribile finale ma non prima di aver accumulato una buona dose di pura paura.
The Wailing – La Presenza del Diavolo, Na Hong-jin, 2016
Ritornando in Oriente, ma stavolta nella Corea del Sud, troviamo questa perla horror che è diventata un vero e proprio must watch per gli amanti del genere. Di nuovo troviamo la tradizione esoterica orientale a trainare le sorti della trama. Eppure, Na Hong-jin riesce ad inserire tutti gli elementi possibili legati alla paura. Anche quello del contagio, sicuramente più amplificato oggi nella sua triste attualità .
Ci sono degli omicidi violenti in un villaggio quasi rurale della Corea. E la popolazione dà la colpa ad uno straniero, un giapponese, che si dice sia l’incarnazione del diavolo. Più passa il tempo e più la sventura colpisce il villaggio di Goksung, in tutte le sue forme. Da possessioni fino a terribili malattie. Le indagini scattano subito ma forse sarà troppo tardi.