Una notizia che ha dell’incredibile: la Russia starebbe per separarsi dalla rete Internet mondiale
Sembra continuare in maniera molto drastica l’isolamento della Russia dal resto del mondo in seguito all’invasione dell’Ucraina. E passa per Internet: “Entro l’11 marzo tutti i server e domini devono essere trasferiti nella intranet russa“. Lo stabilisce una comunicazione inviata: “A tutte le autorità esecutive federali e alle autorità esecutive dei soggetti della Federazione Russa” e riportata dal Corriere della Sera.
Sappiamo che già molte aziende multimediali occidentali, quali Apple, Meta e Netflix, hanno abbandonato il suolo russo e/o stanno sospendendo i propri servizi in loco. Entro l’11 marzo, quindi, in Russia sarebbe accessibile solo l’intranet locale, RuNet. Una mossa clamorosa con la quale la Russia (su mandato di Putin) sembra volersi trincerare dietro ad una nuova cortina di ferro, questa volta anche digitale.
L’intenzione sarebbe chiara: tagliare fuori quanto più possibile la popolazione russa dalle comunicazioni provenienti al di fuori del paese, per sottoporla solo a fonti governative controllate e censurate. E la misura non è altro che un allargamento drastico di altre adottate nei giorni scorsi, come quella che vietava l’utilizzo di Facebook.
Una mossa imprevedible ma a quanto pare già … prevista
L’operazione sarebbe in realtà stata pianificata già da parecchio tempo, come riportava anche Anonymous, il gruppo hacker attualmente coinvolto in operazioni di sabotaggio informatico e mediatico proprio contro la Russia. In sostanza, entro l’11 marzo la rete locale sfrutterà solo ed esclusivamente server e router presenti sul territorio, con la mira di una completa autosufficenza digitale.
La nota, intercettata e de-secretata dalle operazioni di intelligence in occidente, stabilisce in particolare che chi di dovere in Russia dovrà :
1. Verificare la presenza dell’accesso degli account personali degli amministratori dei domini dei siti pubblici in rete Internet. In caso di assenza dell’accesso eseguire le azioni richieste su ripristina accesso;
2. Aggiornare e (o) rendere più complessa la politica della password, modifica password account personale del registratore dei domini, password degli amministratori di risorse pubbliche e, se possibile, introdurre fattori di autentificazione aggiuntivi per gli utenti;
3. Passare ad utilizzare i server di DNS localizzati sul territorio della federazione russa;
4. Cancellare da pagine HTML tutti i codici Javascript scaricati da risorse estere;
5. In caso di utilizzo di hosting estero, spostare le risorse pubbliche posizionate su di esso verso un hosting russo;
6. In caso di inserimento di una risorsa pubblica nella zona di dominio diverso dalla zona di dominio russo se possibile spostarlo alla zone di dominio .ru;
7. Comunicare a tutti gli enti dipendenti l’elenco delle misure di potenziamento delle risorse pubbliche;
8. Informare con lettera ufficiale indirizzata al ministero dello sviluppo digitale della Russia l’esecuzione delle misure entro il 15 marzo. In caso di rifiuti che comportano indisponibilità delle risorse pubbliche segnalare al ministero dello sviluppo digitale.
Fonte: Corriere della Sera