Ed eccoli allora, i protagonisti annunciati degli algoritmi di Netflix Italia in questo mese di disgelo. Nella produzione di Bud Spencer e Terence Hill c’è, come si suol dire, solo l’imbarazzo della scelta – e al netto di pochissimi titoli di valore incontestabile e da generazioni mandati a memoria (Trinità valga per tutti) le preferenze restano per lo più aperte a ricordi e coinvolgimenti personali degli spettatori.
I segnali di una immanente presa al comando delle tv commerciali ci sono già tutti (a partire da un’ormai ricorrente vibe vanziniana, tra gag estemporanee e trasferte oltreoceano): ma il duo cinquantenne non è invecchiato di un giorno, forte come agli inizi.