Nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai film da vedere su Netflix! Con i primi weekend del nuovo anno, lo streaming ha ricominciato a fare i conti con la variabile della concorrenza in sala. Certo, la parola “ripartenza” è a questo punto una cantilena priva di senso, evocata all’arrivo dei mesi caldi ormai da tre anni a questa parte. Eppure, potrebbe davvero essere la volta buona.
Conclusa la stagione degli scarti degli scarti, poi quella del day and date, oggi i grandi film in sala sono parecchi – a getto continuo, e rigorosamente in esclusiva. La fase della sinergia tra piattaforme e grande distribuzione è già storia.
In Italia, la sequenza Poirot – Uncharted–TheBatman rappresenta un unicum nelle ultime stagioni: Hollywood ha dato l’offensiva, e sarà compito delle programmazioni locali seguire l’esempio.
Netflix prepara nel frattempo un fine-inverno di uscite meno appariscenti del solito, con il consueto spazio lasciato alle serie originali (Ozark, Cuphead), e una momentanea flessione in termini di esclusive tra i lungometraggi. La grande abbuffata degli scorsi mesi lascerà ora il campo a prodotti di minori ambizioni, soprattutto in termini critici (come noto, il cruccio principale del servizio).
Così, anche la piattaforma italiana mette da parte i grandi marchi da multisala che ne hanno spesso intasato l’offerta: largo invece a commedie di basso profilo (Un Piccolo Favore), qualche recupero anni ’90 in chiave minore (Alive), l’ormai puntuale infornata di titoli “esotici” mirata ai mercati di appartenenza, di poco o nullo appeal sulle masse nazionali.
Da segnalare almeno un contributo importante, che a molti già non sarà sfuggito: l’arrivo en masse di Bud Spencer e Terence Hill, già annunciato da un capolavoro come Trinità, a rispolverare tutti quei classici da decenni appannaggio delle rotazioni Mediaset, ora pronti a dettare legge nelle maratone casalinghe di queste settimane.
Ecco dunque cinque film da vedere su Netflix a Marzo 2022!
5 film da vedere su Netflix a Marzo 2022
Il Margine – Walerian Borowczyk (1976)
Con la riduzione dei titoli a disposizione, Netflix ci sta da qualche tempo abituando ad upload sempre più improbabili, specie rapportati agli standard e al target su cui la piattaforma si era costruita. E dopo il flash Cocteau dello scorso mese, ecco che ai più fortunati l’algoritmo avrà già iniziato a suggerire nientemeno che Walerian Borowczyk.
Il genio polacco raramente è citato tra i grandi maestri, ma chi ne ha conosciuto l’opera non la dimentica.
Protagonista di un percorso artistico a tutto tondo, che lo portò dalla scuola sperimentale di Cracovia al surrealismo d’animazione, incrociandone poi le ricerche fotografiche attorno alla pittura classica con la narrativa erotica, Borowczyk è semplicemente una delle figure più inafferrabili e “di culto” dell’arte europea dello scorso secolo.
La Marge, il film con cui si presenta a Netflix, è solo apparentemente un titolo minore. Si tratta in realtà di un semi-capolavoro, vero apice artistico del softcore drama anni ’70 di cui l’autore fu pioniere e avanguardista. Imprescindibile.